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Notizie dal Comune

SUONA LA CAMPANELLA PER 6000 TIFERNATI: DOMANI SI TORNA IN CLASSE
scuola
10.09.2019 -

 

Sarà la cittadinanza attiva il motivo portante del nuovo anno scolastico che a Città di Castello si apre domani, mercoledì 11 settembre 2019, per 6006 studenti, di cui 1032 della scuola dell’infanzia, 1696 della scuola elementare, 1079 della scuola media e 2199 delle scuole superiori. A Novembre, nel trentesimo anniversario dall’abbattimento del muro di Berlino, gli studenti tifernati saranno protagonisti di un grande evento commemorativo e collegato al percorso sul curriculum verticale per la cittadinanza attiva, che andrà dall’asilo nido al diploma, promosso dal Comune in collaborazione con la Provincia di Perugia, e giunto alle battute finali. “Imparare ad essere cittadini oggi appare come una priorità ed è questo l’augurio che vogliamo fare a tutti gli studenti tifernati in vista di un nuovo anno scolastico. C’è bisogno di un capitale umano che si spenda per il bene comune” dichiarano il sindaco Luciano Bacchetta e l’assessore ai Servizi Scolastici Rossella Cestini, augurando “un buon inizio e un buon lavoro a loro e alle famiglie in un’avventura per molti nuova e per altri alla conclusione di un capitolo di storia formativa e personale. Il pensiero dell’Amministrazione va anche a presidi, docenti, personale Ata e a tutte quelle categorie per le quali il ritorno in aula provoca un sussulto nella routine e tra queste sicuramente ci sono i nonni”.  Domani mattina sindaco ed assessore visiteranno le due sedi della scuola media Alighieri-Pascoli, che ospita i bambini della scuola primaria di Titta, in ristrutturazione, e che ha reintrodotto un indirizzo su cinque giorni dopo qualche anno di sospensione. “Per l’occasione faremo il punto sul grande piano di riqualificazione dell’edilizia scolastica che ha già interessato otto scuole e che presto coinvolgerà altri plessi del territorio. Adeguare dal punto di vista sismico e funzionale le scuole alle esigenze della sicurezza e della didattica è una priorità perché in una scuola sicura si insegna e si impara meglio”.

 


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