“Neppure un centro storico di pregio può rinunciare al suo polmone verde, specialmente se vicino ha un parco fluviale di grande interesse naturalistico come quello del Tevere: per questo abbiamo impiegato il 2015 a rendere pienamente fruibile ed integrato il collegamento tra la città ed il suo fiume” dichiara l’assessore alle Politiche ambientali di Città di Castello Luca Secondi, ricordando il progetto di rivitalizzazione del parco fluviale sul Tevere che con le risorse del Piano di Sviluppo rurale della Regione Umbria - circa 650mila euro - ha permesso interventi sia nel Parco Langer per l’adeguamento del plateatico e il miglioramento del parco, che nel Parco di Rignaldello dove il lago è stato bonificato e dotato di fitodepurazione e sarà inaugurato a breve. Connessi al progetto i lavori per il riconoscimento del Canoa Club a centro nazionale per la disabilità e la ristrutturazione del Ponte sul Tevere, ingresso storico alla città e balcone panoramico sul parco fluviale. L’ultimo tassello è la dotazione di arredi ed attrezzature già a disposizione dei cittadini dal Parco di Rignaldello all’Ansa del Tevere che rappresenta un vero e proprio itinerario di trekking urbano e completa il quadro di interventi necessari a riqualificare dal punto di vista sociale, ambientale e turistico l’asta del Tevere in Alto Tevere Umbro. Su dimensione di comprensorio èi infatti strutturato l’ultimo progetto che riguarda il fiume per una pista ciclabile che toccherà anche Umbertide e Montone. 250mila euro sono andati invece a Villa Montesca, ad un’altra area ad alto valore aggiunto, in cui le caratteristiche naturali sono una caratteristica fondamentale dell’identità botanica e culturale del luogo. Al Parco dei baroni Franchetti abbiamo proceduto all’abbattimento, la stabilizzazione e la potatura piante, con ripristino della segnaletica della sentieristica e degli arredi”. “Sul fronte della raccolta differenziata - prosegue Secondi – abbiamo consolidato la soglia del cinquanta per cento e contiamo di implementare le quantità a breve con l’estensione delle zone di raccolta differenziata, in particolare nelle aree industriali ed artigianali del comprensorio, dove si concentra anche il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti urbani. Incrementi positivi si sono registrati nel servizio di raccolta del materiale inerte, passando da 81 tonnellate a 184 tonnellate nel 2015. La raccolta differenziata oltre ai benefici ambientali ha prodotto anche benefici economici: nel 2015 il costo del servizio per i cittadini, che lo pagano per intero, è diminuito di circa l’uno e mezzo per cento. Il ciclo dei rifiuti è destinato ad ulteriori migliorie sia economiche che organizzative con la realizzazione dell’impiantistica, di cui oltre 3 milioni di euro finanziati dall’Europa attraverso la Regione, attualmente in fase autorizzativa”.