Si apre sabato prossimo 22 novembre l’orientamento scolastico congiunto per circa 400 ragazzi e ragazze di Città di Castello, che frequentano la terza media. L’iniziativa denominata “Cosa farò da grande?” è stata presentata stamattina, lunedì 17 novembre, in comune alla presenza del vicesindaco Michele Bettarelli, che ha parlato di “un coordinamento che di per sé alza la qualità dell’offerta formativa, perché supera la separazione artificiosa tra gli istituti con l’intento di aiutare una scelta spesso fondamentale per la vita dei giovani. Per il secondo anno consecutivo la scuola cittadina è unita nel fornire tutte le informazioni e nel farlo congiuntamente”. Il primo appuntamento è sabato 22 novembre dalle 15.30-19.00 quando tutte le sedi delle scuole apriranno le loro porte alle famiglie che potranno apprendere direttamente quali insegnamenti e quali obiettivi si pongono i diversi istituti. Alla conferenza stampa erano presenti Dario Pellegrini per il polo liceale “Plinio il giovane”, Marco Conti per il polo tecnico “Franchetti-Salviani”, Giovanni Granci per il polo professionale “Cavallotti-Patrizi- Baldelli”, Simone Polcri, dirigente del liceo economico sociale “San Francesco di Sales”. Anche la dirigente dell’istituto comprensivo “Alberto Burri” Chiara Grassi ha partecipato perché sabato 29 novembre dalle 15.30 alle 19.00 nella sede dell’istituto comprensivo Alberto Burri. Questo appuntamento sarà implementato sabato 13 dicembre 2014 e sabato 17 gennaio 2015 dall’apertura pomeridiana concomitante di tutte le scuole, che si presenteranno con laboratori, personale docente e progetti di istituto. “Questa formula di orientamento scolastico valorizza la funzione educativa della scuola, soggetto di supporto nella didattica ma anche nella comprensione di quali attitudini o aspettative i giovani ripongono nella loro formazione” hanno detto i rappresentanti delle scuole “Gli open day traducono la complementarietà della rete scolastica cittadina, nel cui ventaglio figurano indirizzi ampi e diversificati, in grado di dare risposte efficaci alla domanda di competenze. In un momento di trasformazione della società è importante mettere a disposizione delle famiglie e dei giovani una griglia di orientamento più accurata in cui, dal dialogo con i diversi interlocutori, possa maturare la scelta migliore e più aderente al talento dei ragazzi, spesso in difficoltà nel risolvere l’equazione tra quello che vorrebbero essere e ciò che serve per diventarlo”.