Comune di Città di Castello

“Svincolare una parte del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità stanziato in sede di previsione di bilancio rappresenterebbe per il nostro Comune, come per tutti gli altri in Italia, un aiuto concreto per affrontare la difficile contingenza determinata dall’aumento dei costi energetici e dall’inflazione, che impattano pesantemente sulla gestione dei beni e dei servizi messi a disposizione dei cittadini. L’auspicio è quindi che l’ordine del giorno presentato alla Camera dei Deputati dagli onorevoli del PD Ascani e Gnassi possa trovare il sostegno di tutte le forze politiche di maggioranza e minoranza, permettendo di migliorare le condizioni finanziarie attuali dei Comuni, che sono l’istituzione pubblica più vicina ai cittadini”. E’ quanto dichiara il sindaco Luca Secondi alla notizia del deposito alla Camera dei Deputati dell’ordine del giorno a firma dei deputati del gruppo parlamentare Partito Democratico - Italia Democratica E Progressista Anna Ascani e Andrea Gnassi che impegna il Governo ad “assumere ogni iniziativa utile al fine consentire ai Comuni di svincolare una parte del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità stanziato in sede di previsione”. Con il documento si fa presente che “molti Comuni sono alle prese con la difficile quadratura e gestione dei bilanci, a causa prevalentemente dei consistenti aumenti energetici e dei costi dei beni e dei servizi”, evidenziando che “lo stanziamento attuale del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità risulta oltremodo superiore alle reali necessità di salvaguardia degli equilibri di bilancio”. Da qui l’esigenza rappresentata dagli onorevoli Ascani e Gnassi di consentire ai Comuni di disporre di una parte del fondo, che obbliga ogni anno gli enti locali a effettuare un accantonamento nel bilancio di previsione e a vincolare una quota del risultato di amministrazione. “Parliamo di risorse economiche accantonate che non possiamo utilizzare per i cittadini perché la loro disponibilità è vincolata e sottratta, quindi, alle necessità quotidiane dei Comuni”, osserva Secondi, che evidenzia: “disporre di una parte di questo fondo ci permetterebbe di gestire con maggiore tranquillità la spesa corrente per servizi, manutenzioni e azioni dirette a beneficio della cittadinanza, ma anche di sostenere gli investimenti, ad esempio i cofinanziamenti per i progetti del PNRR, che sono importantissimi per temi centrali della vita pubblica come lo sviluppo economico, la riqualificazione urbana e il miglioramento dell’edilizia scolastica”.