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Notizie dal Comune

Convergenza in consiglio comunale sulla necessità di affrontare la vicenda della modifica dell'orario delle lezioni alle primarie di La Tina e Rignaldello nel rispetto dell'autonomia scolastica, ma a tutela delle famiglie
Comune
20.12.2022 -

 

 

“Nell’offerta didattica delle scuole La Tina e Rignaldello, nel primo e nel secondo Circolo di Città di Castello, si è evidenziata una discrasia tangibile e gli ulteriori passaggi negli organi istituzionali degli istituti riguardanti l’orario di lezione, che abbiamo aspettato si consumassero, hanno fotografato una spaccatura, una distanza, tra chi opera nel mondo della scuola e le famiglie: una situazione che ha sicuramente una rilevanza politica e che è intenzione dell’amministrazione comunale affrontare, nel massimo rispetto dell’autonomia scolastica, per costruire un percorso che possa riconciliare le aspettative dei genitori con le legittime decisioni dei responsabili didattici”. E’ quanto ha dichiarato il sindaco Luca Secondi nelle comunicazioni che hanno aperto la seduta ordinaria di ieri del consiglio comunale, rendendo noto di aver già preso appuntamento dopo il 9 gennaio con il dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Sergio Repetto per valutare la situazione che si è determinata nelle scuole di La Tina e Rignaldello riguardo alla modifica dell’organizzazione delle lezioni settimanali, con l’abbandono dell’orario modulare antimeridiano su sei giorni e, quindi, del sabato. “Se per la data dell’incontro ci sarà un mandato anche più largo del consiglio comunale sarò ben felice di poterlo raccogliere”, ha aggiunto il primo cittadino prendendo atto dell’“ampia condivisione, della sintonia e della convergenza” testimoniata dagli interventi dei consiglieri comunali che hanno preso posizione in aula sulla questione e ricordando l’interrogazione già presentata da alcuni rappresentanti dei tre gruppi di maggioranza. “Nella massima correttezza istituzionale e senza voler interferire con le dinamiche dei due istituti cittadini, con l’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri abbiamo avviato un percorso di confronto nel prioritario rispetto dell’autonomia e delle prerogative del mondo della scuola”, ha spiegato Secondi, rendendo noto come la situazione che si è determinata sia stata anche oggetto di alcune petizioni presentate dai genitori all’Ufficio Scolastico Regionale. “Gli atti inviati al dottor Repetto sollevano il fatto che questa nuova rimodulazione dell’orario di lezione in qualche modo crei nocumento a una serie di aspettative delle famiglie”, ha osservato il sindaco, evidenziando come “la differenziazione dell'offerta oraria che c’era fino a questo momento nei due circoli didattici riuscisse a cogliere le necessità delle famiglie e a creare un equilibrio che si era ormai consolidato”. “Rompere questo equilibrio sicuramente crea delle preoccupazioni nei cittadini, che come istituzione e come politica dobbiamo affrontare con spirito costruttivo e con l’intento di trovare delle soluzioni che rispettino l’autonomia della scuola, ma vadano incontro anche alle esigenze della nostra comunità”. In precedenza era stato il consigliere Ugo Tanzi (Psi) a sollevare la questione della gestione dell’orario di lezione nelle scuole di La Tina e Rignaldello, sostenendo che fosse “indispensabile, per quello che può fare il Comune, considerando che l’ultima parola è sempre del dirigente scolastico e del consiglio di circolo, mantenere la situazione attuale”. “E’ un'abitudine consolidata da anni di mantenere solo in questi due plessi l’orario dal lunedì al sabato per tanti motivi che soddisfano i genitori”, aveva evidenziato Tanzi, nel dubitare dei benefici economici della rinuncia al sabato, “che comporterebbe la previsione di lezioni in due pomeriggi, un servizio mensa, quindi anche ulteriori costi per le famiglie”. “Credo che il sindaco debba adoperarsi in tutte le maniera insieme alla giunta per mantenere la soluzione oraria del tempo modulare antimeridiano in entrambi i plessi scolastici o almeno in uno”, aveva concluso Tanzi. A eccepire come “impedire qualunque possibilità di scelta anche per gli anni a venire alle famiglie possa portare un problema serio” era stata la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, che aveva chiesto di promuovere una discussione più ampia in consiglio comunale sul tema. “Nel caso in cui le scuole che attualmente sono aperte anche di sabato non lo dovessero essere più, si prefigurerebbe in qualche modo un danno per i genitori”, aveva osservato l’esponente della minoranza, sostenendo che “, il fatto che venga salvaguardata almeno una possibilità di scelta diventa una questione sociale, che non riguarda il solo istituto, anche se questo ha tutto il diritto di scegliere insieme agli organi deliberanti quello che è l’effettivo orario principale”. “Intervenire direttamente sull'orario è chiaro che non attiene assolutamente né al consiglio comunale, né al sindaco, né a un assessore, ma agli organi istituzionali scolastici di una o di più scuole – aveva ribadito Arcaleni - di sicuro, però, il sindaco e tutti noi dobbiamo comunque considerare questo aspetto sociale, con un ragionamento e una discussione proprio sulle ricedute della vicenda”. A chiedere “una discussione ampia da parte di tutte le componenti politiche dell’assise” e a sollecitare “la necessità di un dispositivo che in qualche modo unisca maggioranza e minoranza sulla questione” era stata la consigliera di Fratelli d’Italia Elda Rossi, che aveva sottolineato con favore “il fatto che, pur da posizioni diverse, ci troviamo assolutamente convergenti in questo tema”. “La vicenda interessa tantissime famiglie alle quali bisogna sicuramente garantire la nostra vicinanza”, aveva puntualizzato Rossi.

 


CittàdiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Città di Castello
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