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Notizie dal Comune

"Il modo in cui ci viene raccontato un fenomeno diventa il modo in cui noi lo percepiamo". Per l'8 marzo presentato il libro di Maria Dell'Anno dal titolo Parole e Pregiudizi - Il linguaggio dei giornali italiani nei casi di femminicidio
8 marzo 2022
09.03.2022 -

 

 

“Le parole definiscono la realtà, per questo grande deve essere la responsabilità degli addetti ai lavori, ma anche degli uditori, di chi scrive e di chi parla. La centralità della formazione nell’informazione e del punto di vista femminile sono nuovi input su cui lavorare nei prossimi mesi per andare oltre la ricorrenza dell’8 marzo, per proteggere e tutelare i diritti di tutte e tutti ogni giorno”. E’ il messaggio dell’assessore alle Pari Opportunità Letizia Guerri a commento della presentazione del libro della giurista e criminologa Maria Dell’Anno dal titolo “Parole e pregiudizi - Il linguaggio dei giornali italiani nei casi di femminicidio”, organizzata ieri sera dal Comune presso la sala 43 della Biblioteca comunale Carducci in occasione della Giornata internazionale della donna. Davanti a una platea nella quale sedevano, tra gli altri, l’assessore alla Cultura Michela Botteghi, rappresentanti delle forze dell’ordine, avvocati, consiglieri comunali, esponenti dell’associazionismo cittadino, l’autrice ha messo a fuoco il fenomeno del femminicidio, divenuto una realtà grave e preoccupante anche in Italia, così come in molti altri Paesi nel mondo. Nel dialogo con l’assessore Guerri, Nada Lucaccioni, legale familiarista di AMI Umbria, Antonio Vella e Alice Forasiepi, rispettivamente direttore editoriale ed editor di Luoghi Interiori, Dell’Anno ha analizzato gli articoli relativi a casi di cronaca apparsi sui principali quotidiani nazionali italiani tra aprile 2019 e aprile 2020, evidenziando le modalità ricorrenti con cui si dispiega il racconto giornalistico del femminicidio. Il punto fermo messo in luce è stato che per sradicare questo fenomeno bisogna partire dalle sue radici culturali, ossia dalla disparità di potere tra donne e uomini socialmente e culturalmente costruita nel corso del tempo. “C’è assoluta necessità di formazione per tutti coloro che entrano in contatto con la violenza maschile contro le donne, a tutti i livelli – ha spiegato l’autrice - dalla magistratura all’avvocatura, dalle forze dell’ordine fino ai giornalisti, chiamati a una narrazione responsabile e corretta, lontana da stereotipi e pregiudizi di genere, perché il modo in cui ci viene raccontato un fenomeno diventa il modo in cui noi lo percepiamo”. Attraverso una ricognizione su alcuni dei casi giudiziari più eclatanti, l’avvocato Lucaccioni ha tracciato uno spaccato dei rapporti fra legali e stampa, sostenendo “il bisogno di parole nuove, di un nuovo linguaggio nei confronti delle donne e della violenza sulle donne, che segni un cambiamento culturale”. Nel sottolineare l’importanza dell’iniziativa, ringraziando il Comune e in particolare l’assessore Guerri per la sensibilità dimostrata, Vella ha espresso l’aspettativa che “occasioni come queste spingano a riflettere sulla condizione di molte donne che vivono esistenze fatte di soprusi e maltrattamenti, che in molti casi sfociano in tragedia".

 


CittàdiCastelloNotizie- Agenzia stampa del Comune di Città di Castello
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