“L’Apecchiese deve essere affidata all’Anas, perché fino a quando non potremo contare sulla Due Mari, rimane l’unico collegamento tra Umbria e Marche e deve essere garantita in efficienza e sicurezza”: su questo punto le Amministrazioni comunali di Città di Castello, Apecchio, San Giustino, Piobbico e Acqualagna, le Province di Perugia e di Pesaro e Urbino, le due Regioni coinvolte sono pronte a sottoscrivere un documento unitario ed a muoversi di conseguenza con il Ministero.
Lo hanno annunciato pubblicamente durante la manifestazione convocata stamattina, sabato 16 maggio, al confine tra Umbria e Marche dove il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e il sindaco di Apecchio Vittorio Nicolucci hanno chiamato a raccolta tutti i territori e gli enti interessati. “Siamo pronti ad impegnarci su una piattaforma che garantisca una manutenzione tempestiva delle situazioni critiche dell’Apecchiese e in prospettiva il passaggio delle competenze dalle Regioni allo Stato, affinché sia l’Anas, con una dotazione finanziaria adeguata, ad occuparsi di questa arteria strategica e allo stato attuale senza alternative viarie reali né su gomma né su altro vettore. Umbria e Marche sono due zone di confine fortemente integrate sul piano sociale, sanitario, scolastico ed economico: dobbiamo di garantire a questi cittadini una mobilità efficiente tutto l’anno. Ognuno di noi ha a cuore che la Fano-Grosseto sia ultimata quanto prima, ma in attesa di questo momento è necessario salvaguardare i collegamenti esistenti e possibili, evitando di acuire un gap di infrastrutture di per sé penalizzante ”. “Le risorse per tamponare l’emergenza, dovuta all’andamento climatico invernale e alla fase di transizione che stanno vivendo le province, ci sono” hanno detto Paolo Fratini, sindaco di San Giustino e rappresentante della Provincia di Perugia e il sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti, rappresentante della Provincia di Pesaro e Urbino, spiegando che, con riforma, le strade sono passate alle Regioni anche se operativamente è ancora la Provincia a farsene carico. Siamo in grado di programmare interventi di breve periodo che permettano all’Apecchiese di continuare a svolgere un’azione di raccordo vitale per quest’area. Tuttavia la riduzione drastica dei finanziamenti statali alle Regioni esclude la possibilità di una manutenzione continuativa o di un progetto di recupero complessivo. Anas appare come l’unica soluzione definitiva”. I rappresentanti delle Regioni Umbria e Marche hanno sposato la proposta dei sindaci, che prevede il riconoscimento dell’Apecchiese come strada di interesse nazionale, denominazione preliminare al passaggio tra le competenze dell’Anas. “Non dobbiamo dimenticare anche le potenzialità turistiche di questa strada secolare” hanno detto i sindaci concludendo l’iniziativa che si è svolta alla presenza di un folto numero di cittadini, “per svolgere un ruolo di traino alla Apecchiese devono essere assicurate condizioni di decoro e di sicurezza in linea con il pregio ambientale e paesaggistico che connota tutto il percorso e che la rende un itinerario molto apprezzato dal turismo verde, sportivo, associativo e culturale”. (Allegate foto)