“La storia dell'opera pia Muzi Betti di Città di Castello è la storia dell'Umbria migliore, della grande tradizione di solidarietà di questa terra e del suo profondo senso civico. Ed è anche la storia delle antiche opere pie che si sono trasformate ora in moderne strutture socio assistenziali di grande qualità”: questo il commento della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini alla visita compiuta alla struttura per anziani non autosufficienti e disabili adulti di via delle Terme. Ad accogliere la governatrice, accompagnata dall’assessore regionale alle Politiche agricole Fernanda Cecchini, il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, i sindaci di Umbertide, Marco Locchi, di Citerna Giuliana Falaschi, di San Giustino Paolo Fratini, il vicesindaco di Monte Santa Maria Tiberina Lorenzo Melelli, il presidente delle Opere Pie Marco Savelli ed il consiglio di Amministrazione, il direttore generale della Ausl Umbria 1 Giuseppe Legato e il responsabile del Distretto Alto Tevere Umbro Daniela Felicioni, il presidente del Lions Club di Città di Castello, Franco Barrese, con una folta rappresentanza del sodalizio, che ha collaborato finanziariamente alla nuova ala “Mai soli”, dove attualmente sono presenti 6 disabili adulti. “Oggi la Muzi Betti rappresenta, nel settore dell'assistenza agli anziani, una realtà di eccellenza, grazie al lavoro fatto in questi anni dal consiglio di amministrazione e dalla stessa amministrazione comunale, che ha consentito di rendere ancor più moderna ed efficiente questa struttura, che è oltretutto convenzionata con il servizio sanitario regionale. Ciò consente ai tanti ospiti residenti di poter contare anche sul sostegno pubblico, sia per ciò che riguarda l'assistenza che le cure. La Muzi Betti, come la maggior parte di queste strutture in Umbria hanno sempre rispettato la dignità delle persone, soprattutto degli ospiti anziani e degli ammalati, e la funzione di controllo che i nostri servizi svolgono è garanzia di qualità. Di questi presidi abbiamo un gran bisogno, non solo per l'oggi, ma soprattutto per il futuro. Sappiamo bene, infatti, che la popolazione anziana in Umbria è destinata a crescere, così come anche le malattie cronico-degenerative sono in aumento. Per questo il nostro sforzo è quello di favorire quanto più possibile lo sviluppo di tali residenze che però - come la Muzi Betti - offrano il massimo in termini di qualità socio assistenziale e delle cure sanitarie”. “Stiamo vivendo come residenza protetta una fase di trasformazione, voluta dalla Regione, la cui presenza oggi è una conferma della sua vicinanza e della disponibilità a sostenere questa rete di aiuto specializzato per vecchie e nuove non autosufficienze, attraverso una differenziazione delle tipologie ospit” ha detto il presidente Marco Savelli mentre il sindaco Luciano Bacchetta ha concluso ricordando come “Muzi Betti nel tempo ha sempre trovato risposte sociali e sanitarie per gli anelli deboli della comunità. Deve proseguire questo ruolo così centrale nei diritti della persona e per farlo, soprattutto in un momento di crisi generalizzata e di innalzamento dell’età media, Amministrazione comunale e Muzi Betti hanno bisogno dell’apporto concreto degli enti superiori, in questo caso la Regione Umbria. Detto questo Muzi Betti non si ferma: si stiamo valutando diverse progettualità, tese a sviluppare la sua missione originaria ed arricchirla, per esempio potenziando il centro Halzeimer o organizzando un percorso riabilitativo per giovani”.