“No a qualunque progetto di trasformazione della E45 con pedaggiamento. Si invece alla messa in sicurezza.”E’ quanto chiede in un ordine del giorno in consiglio comunale, il capogruppo di “Castello Cambia”, Roberto Colombo. L’iniziativa istituzionale di Colombo fa riferimento ad alcune decisioni e passaggi procedurali che in questi anni e negli ultimi mesi hanno riguardato, il progetto preliminare del “Corridoio viabilità autostradale Civitavecchia – Orte – Mestre: tratta E45-E55 Orte - Mestre”, che, il Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) in data 8 novembre 2013 ha approvato con prescrizioni, in ambito al Programma delle infrastrutture strategiche (Legge n. 443/2001). Colombo in particolare evidenzia che che all’opera viaria sono state riconosciute misure agevolative, ai sensi dell’articolo 18 della legge n. 183/2011 e che il 15 luglio si è tenuta una riunione tra Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e rappresentanti dei comuni sulla questione della trasformazione della E45 in autostrada, in cui l’assessore Massimo Massetti, come riportato dagli organi di stampa, ha sostenuto le ragioni della messa in sicurezza”. “Il project financing, così come rilevato dagli esperti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici – precisa ancora Roberto Colombo nell’ordine del giorno - presenta alcune lacune finanziarie e progettuali in relazione all’allargamento della carreggiata e costruzione di ponti e gallerie, carenza di rilievi idrogeologici e di un serio studio di impatto ambientale e prevede, inconfutabilmente, un pedaggio a carico dei cittadini”. Nel dettaglio dell’ordine del giorno presentato, Colombo inoltre evidenzia criticità progettuali legate “al tratto umbro che prevede una lunghezza del tracciato della E45 autostrada di 151 km, di cui 114 sulla sede stradale esistente allargata ed adeguata e 37 su nuova sede; che la larghezza della strada passa da 13 a 25 metri e che, considerate le scarpate e gli ingombri, si raggiungerà un ampiezza media di oltre 48 metri e che per la realizzazione dell’opera si stimava la necessità di attivare cave per più di 2 milioni di metri cubi di materiale e che sarà realizzata un’area di cantiere ogni 20 chilometri.” “Secondo i dati Anas aggiornati al 2006 e quindi del tutto sottostimati, con la trasformazione in autostrada il traffico sulla E45 aumenterebbe di oltre un milione di veicoli (pesanti e non) all’anno. Il traffico giornaliero passerebbe dagli attuali 16.449 veicoli a 28.414 con consistente l’innalzamento dei livelli di Pm10 e polveri sottili. A fronte della trasformazione in autostrada della E45, saranno inevitabilmente chiusi molti degli svincoli attuali che collegano l'arteria ai paesi e alle frazioni del nostro territorio. Questo causerà un aumento considerevole del traffico nella strada statale “3bis” e di conseguenza un aumento del costo di manutenzione della stessa e un aumento dei rischi di incidenti, considerata la natura prettamente localistica e provinciale della SS3bis”. “Con l'introduzione del pedaggio aumenteranno in maniera esponenziale i costi che i molti lavoratori pendolari dell'Altotevere ogni giorno dovranno sostenere per raggiungere il posto di lavoro, stimati mediamente in 150 euro mensili, causando così il trasferimento di parte dell'attuale traffico sulla strada statale 3bis, aumentando disagi e disservizi per i cittadini.” Nell’ordine del giorno dunque Colombo chiede al consiglio comunale di “valutare in maniera negativa il progetto di trasformazione in autostrada della E45 e di fare propria la posizione che l’assessore Massetti ha rappresentato al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, in cui si precisa la richiesta di messa in sicurezza della E45 e l’assoluta contrarietà a qualunque progetto che preveda il pedaggiamento per i cittadini, offrendo copertura istituzionale a tale posizione, condividendo l’esito della riunione del 15 luglio tra CSLP e rappresentanti dei comuni”. L'ordine del giorno è stato sottoscritto anche dai consiglieri comunali, Vincenzo Bucci (Castello Cambia), Christian Braganti (Tiferno Insieme) e Riccardo Augusto Marchetti e Valerio Mancini (Lega Nord).