Trasferta romana per l’assessore tifernate all’Ambiente Massimo Massetti, che, insieme al Dirigente del Settore Urbanistica Federico Calderini, domani, venerdì 15 luglio, parteciperà nella sede del Ministero delle Infrastrutture all’ultima riunione del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici sulla e45: in base alle risultanze dell’incontro si deciderà se e come passare dal piano dii fattibilità al livello successivo e “sul tavolo ci sono tre questioni cruciali per i Comuni interessati dal passaggio dell’arteria” annuncia Massetti “la sicurezza, la bonifica dall’inquinamento acustico e l’esenzione da un eventuale pedaggio”.
“L’indicazione che verrà da Città di Castello è di fare in fretta” spiega l’assessore “Trasformazione in autostrada e messa in sicurezza non debbono necessariamente avanzare in parallelo. E’ chiaro che la sicurezza sia una priorità assoluta e che vada garantita, a prescindere da valutazioni sull’efficienza della rete infrastrutturale, come drammaticamente ci ricorda in queste ore la strage ferroviaria di Puglia. Chiederemo un’immediata attivazione del Fondo manutenzione per intervenire sul tratto umbro, uno dei più semplici da gestire perché prevalentemente in rilevato. In secondo luogo qualsiasi ipotesi di adeguamento della e45 deve fare i conti con l’inquinamento acustico che produce a ridosso degli insediamenti urbani: a Città di Castello l’Arpa ha certificato livelli di rumore oltre la soglia, contro i quali è urgente l’installazione di barriere specifiche”.
“Rispetto al pedaggio, l’orientamento dei comuni è, sull’esempio di altre realtà europee, una sorta di free-zone, una zona libera da pedaggio nei collegamenti interni, da normare attraverso varchi elettronici o dispositivi analoghi, a scelta del gestore nel caso di trasformazione in autostrada”. “Per il nostro territorio, che soffre un gap storico di infrastrutture, acuito dalla chiusura di fatto della FCU, l’adeguamento della e45 è di vitale importanza se guardiamo al futuro dell’economia e del turismo; ci auguriamo che, come annunciato dalla convocazione, l’incontro di domani a Roma sia veramente definitivo e ci conduca velocemente verso l’inizio dei lavori, il cui termine è stato individuato nel 2022. Trattandosi di progetti estremamente complessi e costosi, crediamo che sia relativamente difficile fare pronostici attendibili ma una conclusione così accelerata sarebbe auspicabile, soprattutto se si combinasse con l’avanzamento della e78”.
“Su questo fronte, ancora aperto ad ogni sviluppo - conclude Massetti - si sta profilando una soluzione per i 13 chilometri in terra altotiberina a basso impatto e a basso costo, intervenendo sulle opere già ultimate, come la Galleria della Guinza, e sulle strade già esistenti. Se verrà confermata questa linee di azione, e45 ed e78 potrebbero diventare obiettivi a portata di mano e fare di Città di Castello un nodo della mobilità su gomma dell’Italia centrale”.