“I lavori sulla strada provinciale104 sono doverosi e parlarne in termini negativi, significa non conoscere la situazione di degrado di questa arteria, che svolge un ruolo fondamentale non per la Valle del Nestore ma per Città di Castello, essendo l’unico collegamento a sud con la Toscana” dichiara il vicesindaco e assessore all’Urbanistica del comune tifernate Michele Bettarelli, intervenendo sulle critiche sollevate da Enea Paladino al progetto di manutenzione sulla strada 104 di Morra.
“Chi rappresenta la Provincia non dovrebbe avere preferenze così smaccate per il comune di residenza e anteporre in modo strumentale il proprio campanile alle priorità reali di chi lo ha nominato. La strada 104 rappresenta un pericolo oggettivo per tutti i cittadini della provincia, a prescindere se abitino a Pistrino o a Trestina, e non solo per chi è costretto ad utilizzarla quotidianamente perché non ha alternative”.
“Il tono polemico sarebbe stato più appropriato per lamentare le risorse troppo esigue - poco più di 30mila euro - per risolvere davvero i numerosi problemi della strada, che oltre ad un fondo stradale precario manca della segnaletica e della manutenzione per poter essere definita efficiente e adeguata al flusso di veicoli, di persone e di bambini che ogni giorno transitano lungo i suoi 15 chilometri” prosegue Bettarelli. “La strada in questione non è in mezzo ad un deserto ma ad una campagna fortemente urbanizzata, attraversa numerosi abitati e siti produttivi - Trestina , Breccione , Bivio Canoscio, Bivio Lugnano, Badia Petroia , Ronti, Morra, Volterranno - dove gravitano circa 3500 abitanti, 52 attività di agriturismo, quasi 100 unità produttive. Queste cifre spiegano bene perché intervenire non fosse più rimandabile come il consigliere Paladino potrebbe capire semplicemente facendo un giro sulla 104 e osservando la differenza tra il tratto umbro, un inferno, e quello toscano, perfettamente funzionante, dove la Provincia di Arezzo, senza polemiche, ha già provveduto a mettere in sicurezza il collegamento”.
“Il fatto che il prossimo il Giro d’Italia abbia incluso tutti i 15 chilometri della 104 nella tappa Foligno-Arezzo , è un aggravante al ritardo che la Provincia ha accumulato e che con le telecamere mondiali puntate su Città di Castello diventerebbe una macchia all’immagine del territorio, assolutamente da scongiurare. Attualmente infatti solo le mountain bike potrebbero correre su quel fondo stradale, equiparabile ad uno sterrato, non certo le bici da corsa”.
“La sicurezza dei cittadini viene ben prima delle preoccupazioni di altro tipo - conclude Bettarelli - ciò non toglie che la Valle del Nestore rivesta un interesse culturale forte, per la presenza dell’oratorio di San Crescentino, del Santuario di Canoscio e l’Abbazia di Badia Petroia. Ripristinarla in uno stato dignitoso dovrebbe suscitare il plauso collettivo non becere discriminazioni sulla pelle di cittadini con l’unica colpa di non abitare a Citerna.