La bellezza dell’arte e la magia del palazzo: oltre settecento persone ieri in apertura di “METALLICA. Scultura in Italia 1947- 2025”, Città di Castello, Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, in programma fino al 29 giugno 2025. Partenza con il “botto”, presenze record e consensi unanimi sulla portata e valore artistico-culturale della mostra che ha riunito a Città di Castello, il “gotha” della scultura, maestri dell’uso del metallo, nelle quindici sale rinascimentali di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio. Ieri, in tanti, fin dalla apertura e poi per tutto il pomeriggio hanno accolto l’invito degli organizzatori, l’Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, la “Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri” (con il patrocinio e sostegno del Comune di Città di Castello) a visitare ad ingresso gratuito la rassegna, a cura del professor, Bruno Corà, unica nel suo genere, che spazia dal movimento spazialista di Lucio Fontana del 1947 a quello di Melotti, da Colla a Pomodoro, da Mirko a Cagli e ad altre sculture, fino ai maestri delle generazioni tuttora viventi, Isgrò, Ranaldi, Mainolfi, Salvadori, Rizzoli, Protti, Bassiri e altri. Ogni opera ha trovato collocazione in un percorso in cui si evidenzia la proteiforme identità del linguaggio della scultura italiana in metallo a fronte di altri scenari internazionali. In occasione dell’ultimazione dei lavori (oltre duemilioni di euro complessivi) che hanno ricondotto all’antico decoro il Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello. La mostra annovera ventinove artisti, Fontana, Mirko, Marini, Uncini, Pomodoro, Colla, Baj, Cagli, Mattiacci, Spagnulo, Mannucci, Manzù, Consagra, Melotti, Pardi, Ranaldi, Bove, Paladino, De Chirico, Kounellis, Rizzoli, Protti, Isgrò, Bassiri, Mainolfi, Staccioli, Salvadori, Zazzera e Termini, le cui sculture si snodano nelle quindici sale del piano “nobile” di Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, splendida dimora rinascimentale, (una vera e propria reggia principesca), tra i quattro grandi palazzi di famiglia con i quali i Vitelli, signori di Città di Castello, riconfigurarono urbanisticamente la città in senso rinascimentale, tra la fine del ‘400 e la metà del secolo successivo. Ieri dunque la città e non solo ha risposto “presente” all’invito degli organizzatori che ora, come dichiarato in sede di presentazione, hanno in programma ulteriori momenti di riflessione e dialogo con esperti e artisti di fama internazionale che si confronteranno sui temi proposti con le splendide opere in vetrina. “Oggi qui non è visitare solo l’attualità, qui è vedere questa continuità indissolubile, organica tra quella che è la grande storia rinascimentale e tutta l’arte contemporanea”, hanno dichiarato il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Città di Castello e Associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio, Fabio Nisi ed il Presidente della Fondazione “Burri” e curatore della mostra, Bruno Corà, nel ringraziare le numerose persone che ieri di fatto hanno inaugurato la mostra, unitamente al sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi, che ne hanno evidenziato lo straordinario livello culturale ed artistico proposto che rende merito alla città crocevia di diversi periodi storici in continuità fra loro. Grazie a tutti coloro che a vari livelli di responsabilità istituzionale e gestionale, privati compresi c’hanno lavorato.”
Orari di apertura mostra, fino a domenica 29 Giugno, festivi e pre festivi: venerdi, sabato e domenica, 10.00 – 13.00/ 14.00 – 18.00. Info: segreteria@fondazionecaricastello.it; info@fondazioneburri.org ; www.fondazionecaricastello.it; www.fondazioneburri.org; www.comune.cittadicastello.pg.it; - Tel. 075-8555757.