“Per i lavori della scuola Dante Alighieri proprio ieri ci siamo dovuti rivolgere al prefetto Armando Gradone, che ha riunito la cabina di regia con i comuni del territorio di Perugia sullo stato di avanzamento degli interventi finanziati dal PNRR. Ringraziamo il dottor Gradone per aver preso l’impegno di aiutarci ad aprire un canale di dialogo con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, che attraverso Invitalia ha selezionato sia il progetto del nuovo istituto sia l’impresa appaltatrice dei lavori. A fronte della segnalazione delle inadempienze dell’azienda affidataria delle opere, infatti, da parte del dicastero competente non siamo riusciti ad avere finora le risposte necessarie a ottenere il rispetto di quanto previsto dal contratto di appalto della scuola Dante Alighieri. Come amministrazione comunale continueremo ad adottare tutti gli atti di nostra competenza per fare in modo che la situazione si sblocchi e accogliamo favorevolmente il fatto che, finalmente, dell’inerzia del Governo di Centrodestra abbiano preso coscienza anche alcuni dei consiglieri comunali che rappresentano questa parte politica nella nostra città”. E’ quanto dichiara il sindaco Luca Secondi riferendo del confronto avuto lunedì 10 febbraio con il prefetto di Perugia in merito alla situazione dei lavori di demolizione e ricostruzione della scuola Dante Alighieri e prendendo posizione nei confronti dell’iniziativa dei consiglieri Riccardo Leveque ed Elda Rossi (FDI), Tommaso Campagni (Fi) e Valerio Mancini (Lega), che hanno presentato un’interrogazione sulla vicenda. Il primo cittadino sottolinea che l’amministrazione comunale, dopo l’apertura del cantiere il 29 marzo del 2024, si è attivata ogni qualvolta si è reso necessario richiedere il rispetto del contratto di appalto da parte dell’azienda affidataria dei lavori dell’istituto. Già in il 2 agosto il sindaco aveva informato Invitalia delle difficoltà operative e di comunicazione riscontrate con la ditta appaltatrice, senza ricevere riscontro. A seguito dei 20 ordini di servizio emessi dalla direzione lavori del cantiere, alla maggior parte dei quali l’impresa titolare del cantiere non ha ottemperato, l’ente in data 12 dicembre 2024 ha inviato una diffida formale alla stessa ditta appaltatrice affinché provvedesse all’esecuzione di quanto richiesto, senza ottenere risposta. Nello stesso mese di dicembre, attraverso il responsabile unico del procedimento l’amministrazione comunale ha nuovamente scritto sia al MIUR che a Invitalia, richiedendo supporto per affrontare le criticità in atto. A seguito di tale istanza, Invitalia ha proceduto alla diffida della ditta appaltatrice, senza tuttavia alcun riscontro. “Al prefetto di Perugia – prosegue Secondi - abbiamo chiesto anche di rappresentare al MIUR la necessità, condivisa anche dalle altre amministrazioni comunali che stanno affrontando situazioni analoghe alle nostre, che le risorse provenienti dai ribassi delle gare di appalto dei progetti finanziati dal PNRR possano essere messe a disposizione degli stessi interventi per le quali erano previste, cosa che finora non è stata concessa”. “Siamo davvero riconoscenti per la disponibilità con cui il dottor Gradone si è fatto carico di portare all’attenzione del Governo e dei ministeri competenti le problematiche nella gestione del PNRR riferite nell’incontro di ieri dal nostro e dagli altri Comuni presenti”, rimarca il primo cittadino, che aggiunge: “siamo fiduciosi che la cabina di regia attivata dal prefetto possa dare un prezioso contributo alla risoluzione delle molte questioni complesse purtroppo in campo in questa importantissima partita del PNRR”.