65 anni di Rai. Ha fatto tappa anche a Città di Castello, presso la Sala “Rossi-Monti” della biblioteca comunale, la presentazione del libro, “La Rai in Umbria. Storie, personaggi, curiosità”, che raccontano 65 anni della regione. Il libro è scritto dall’ex caporedattore Rai, Alvaro Fiorucci, e il regista televisivo Gino Goti. Un evento di grande interesse ideato da Antonio Bicchi in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del comune tifernate, moderato dal giornalista, Renato Borrelli. Oltre agli autori, alla partecipata iniziativa sono intervenuti, il sindaco, Luca Secondi e l’assessore alla Cultura, Michela Botteghi. Un appuntamento che coincide con i 65 anni dell’apertura della sede regionale della Rai in via Baglioni a Perugia – era il 3 ottobre 1959 – con cui l’azienda di via Mazzini avviò la stagione del decentramento territoriale che, con l’istituzione delle regioni nel 1970 e la conseguente riforma del servizio pubblico radiotelevisivo del 1975, ebbe poi nuovi e decisivi impulsi. Pubblicato da Morlacchi Editore, il libro propone 110 personaggi della sede, da Biagio Agnes a Sergio Zavoli, da Maurizio Costanzo a Paolo Valenti. Ci sono poi i giornalisti, tecnici e impiegati della prima redazione inaugurata in via Baglioni, e quelli che in via Masi, sempre a Perugia, dal 1981 hanno potenziato il radicamento sul territorio. Nel corso della presentazione del libro verranno proiettate immagini di archivio di assoluto valore storico e culturale. Ci sono poi i giornalisti, tecnici e impiegati della prima redazione inaugurata in via Baglioni, e quelli che in via Masi, sempre a Perugia, dal 1981 hanno potenziato il radicamento sul territorio. Nel libro si ricorda Claudio Villa che arriva rombando per corso Vannucci e non si toglie la tuta da motociclista neppure per registrare il suo programma, i retroscena delle sfide di Todi e Gubbio a "Campanile sera" condotto anche da Mike Bongiorno ed Enzo Tortora, quindi l'imprevisto successo negli anni '60-'70 di "Qua e là per l'Umbria" un varietà in dialetto interpretato, tra gli altri, da Rita Dottorini e Pasquale Lucertini diventato fenomeno di massa. E poi il 1979 la nascita dei telegiornali e della programmazione locale della terza rete.
"La sede della Rai di Perugia - ha detto Fiorucci - per almeno un ventennio è stata una dependance importante degli studi radiofonici di Roma. Poi dal 1979 è cominciata la grande avventura che ha portato l'informazione del servizio pubblico radiotelevisivo sul territorio e che ancora la TgR sta portando avanti con notevole successo". Il giornalista ha quindi sottolineato che il libro "non è un saggio, non è per addetti ai lavori". "È rivolto a tutti - ha aggiunto -, perché attraverso il racconto di personaggi, episodi e situazioni a volte anche curiose presenta una sorta di dietro le quinte di quello che è arrivato nelle case di chi accende il televisore". Il sindaco Luca Secondi e l’assessore Michela Botteghi, nel ringraziare Antonio Bicchi per l’organizzazione dell’evento di grande valore storico culturale e gli autori che hanno scritto il libro, ha ricordato come Città di Castello dagli anni ’70 in poi come grandi maestri del giornalismo come Carlo Fiscagni (già direttore di Rai 1 e Rai Cinema), Sandro Ceccagnoli (caporedattore del TG1) e Nino Fuscagni, attore ed altri protagonisti del piccolo schermo hanno scritto la storia della Tv di Stato anche a livello regionale ed il libro oggi ne è la conferma con le straordinarie immagini di Gino Goti”.