Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità dei presenti (PD, PSI, Lista Civica Luca Secondi Sindaco, Castello Cambia, Gruppo Misto-Azione, Lega) l’ordine del giorno del capogruppo del PD Gionata Gatticchi a sostegno della legge regionale per l’istituzione dello psicologo di cure primarie. Con la deliberazione l’assemblea elettiva ha impegnato il sindaco Luca Secondi e la giunta comunale “ad adottare, nel rispetto delle rispettive competenze, tutti i provvedimenti utili al sostegno proposta di legge regionale per l’istituzione dello psicologo di cure primarie, attraverso un confronto con i livelli regionali competenti”. “All’esito dell’approvazione da parte dell’assemblea legislativa regionale” il consiglio comunale ha impegnato l’esecutivo tifernate “a darne immediata attuazione a livello comunale, vista l’urgenza e l’importanza delle tematiche trattate dalla proposta di legge, facendosi parte promotrice degli eventuali iter istituzionali necessari all’avvio del servizio”. Il consigliere Gatticchi ha illustrato l’ordine del giorno richiamando l’attenzione sui dati certificati del 2018, “che, già prima delle ulteriori fragilità portate dalla pandemia nella società, soprattutto nella parte più giovane, mostravano come la nostra regione fosse sopra la media nazionale, ai primi posti in Italia, per l'uso di farmaci finalizzato a curare situazioni di depressione”. Nel 2018 l’Umbria è risultata essere, infatti, la seconda regione italiana per uso di antidepressivi e secondo una recente rilevazione la spesa sostenuta per l’acquisto di medicinali da parte delle strutture sanitarie pubbliche l’Umbria è al primo posto tra le regioni italiane con una quota del 49,3 per cento sul totale. “Iniziare a ragionare, come è stato fatto in questa regione, dei benefici che può portare l’istituzione dello psicologo di cure primarie, guardando anche a realtà di colore politico diverso in cui è stata adottata questo tipo di sperimentazione, come Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Veneto, Lombardia e Lazio dove ha inciso sui livelli di benessere con una diminuzione anche della sintomatologia importante – ha spiegato l’esponente della maggioranza - ci ha portato a credere molto in questo tipo di proposta e, con un lavoro trasversale alle varie forze politiche in consiglio regionale, si è giunti poi all'approvazione della legge”. “Questo ordine del giorno – ha puntualizzato Gatticchi – riflette il bagaglio storico e culturale della nostra città, in cui l'amministrazione comunale in passato si è contraddistinta anche per battaglie come quella del sindaco Pannacci che ne fece un motivo di iniziativa politica all'interno della sinistra quando non era semplicissimo parlare di questi temi. Abbiamo il dovere di attivarci prima possibile affinché quello che è scritto possa tradursi in un servizio nel nostro territorio, dove sono molte le fragilità”. A condividere l’esigenza di implementare l’assistenza psicologica è stata la consigliera Luciana Bassini (Gruppo Misto – Azione), che ha riconosciuto: “purtroppo c'è un grossissimo gap nel nostro territorio, perché le persone che richiedono una consulenza psicologica al servizio pubblico devono prima passare dallo psichiatra, quindi molti fanno marcia indietro e vanno dallo psicologo privato”. “Credo che questa legge possa in qualche modo dare veramente la possibilità a tante persone, perché non è una moda è veramente una necessità, di poter intervenire e poter parlare con uno psicologo, ovviamente in Asl e con il pagamento del ticket dovuto, senza essere costretti ad andare dallo psicologo privato, se non per scelta personale”. Ricordando la genesi trasversale della legge approvata in consiglio regionale, la capogruppo di Castello Cambia Emanuela Arcaleni, ha evidenziato come “il provvedimento abbia rimediato a un piano sanitario regionale dove c’era solo non un piccolo trafiletto dedicato al potenziamento dei servizi per la salute mentale, un argomento che era completamente scomparso, quindi, dalla programmazione sanitaria in Umbria”. “La legge regionale va nella giusta direzione di istituire servizi strutturali, non di intervenire con i bonus come ha fatto il Governo nazionale, quindi è importante che anche il nostro Comune faccia tutto ciò che si può fare per sostenerla”, ha spiegato la rappresentante della minoranza, richiamando i dati che testimoniano come l’Umbria sia “ai primi posti per consumo di psicofarmaci”. “Dal 2004 al 2019 si è passati da 8 milioni di dosi giornaliere l'anno a 18 milioni e negli antidepressivi la regione è al terzo posto in Italia, con l'8,5 per cento di prevalenza d'uso contro una media nazionale del 6,7 per cento”, ha riferito Arcaleni, invitando a tenere in adeguata considerazione la situazione della salute mentale giovanile. “L'uscita dalla pandemia per le giovani generazioni è stata quanto di più preoccupante ci possa essere, con notevoli peggioramenti rispecchiati dall’enorme aumento degli interventi di urgenza: i ricoveri di giovanissimi nei reparti psichiatrici sono passati dagli 11 del 2011 ai 42 del 2022”, ha fatto presente la consigliera, segnalando che “purtroppo per la legge sullo psicologo di base non ci sono maggiori stanziamenti, ma le risorse andranno reperite in base alla legge tra quelle già previste e saranno di circa 103.000 euro sia per il 2025, che per il 2026”. “Quindi valuterei semmai di integrare l’ordine del giorno inserendo l’invito a finanziare in maniera ulteriore questo intervento”, ha proposto Arcaleni. Il capogruppo della Lega Valerio Mancini ha spiegato che “in sede di approvazione della legge non è stato possibile attingere a nuove risorse dai bilanci della Regione, che erano già vincolati, per di più a pochi giorni dalle elezioni”. “Quello che conta è che questa legge sia stata approvata, perché lo stesso presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Umbria ha riconosciuto che fosse fondamentale dotarsi di uno strumento normativo buono come questo”. Riconoscendo che la situazione della salute mentale sia preoccupante in Umbria, specialmente a carico dei giovani, anche per gli effetti della pandemia, il consigliere della minoranza ha rimarcato l’importanza di dare attuazione a quanto prevede la legge, “che permette di iniziare un percorso finalizzato a dare valore alla persona”. “All’interno delle Asl dovranno essere impiegate risorse umane in quei rapporti tra medico di famiglia e case di comunità per interagire con serenità nell’assistenza ai pazienti che ne hanno necessità, favorendo il superamento anche delle reticenze e della diffidenza immotivate che ancora resistono nella società”, ha puntualizzato Mancini, che ha concluso: “questa legge accende una piccola luce e voterò questo ordine del giorno, anche se non sarà grazie a questa votazione che i cittadini avranno lo psicologo di base, visto che lo hanno già da un paio di mesi, da quando la legge è stata approvata”.