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Tartufo "poliglotta" re delle tavole di tutto il mondo: a Città di Castello,  44esimo Salone Bianco Pregiato, da venerdi 1 a domenica 3 novembre,
Salone Pregiato
03.10.2024 -

 

Tartufo “poliglotta” re delle tavole di tutto il mondo: dalle “forchette” alle “bacchette”, dalle “tagliatelle” al “sushi”, la trifola è universale. A Città di Castello,  la 44esima edizione del Salone Bianco Pregiato, da venerdi 1 a domenica 3 novembre, fra le vie, piazze e palazzi rinascimentali del centro storico, sarà un’edizione ricca di novità, con un’attenzione ai giovani e alle nuove frontiere della cucina internazionale. Per la prima volta infatti, il Salone ospiterà attività di cucina con chef giapponesi, dedicate agli abbinamenti tra il tartufo bianco pregiato, “la trifola”, di Città di Castello e piatti di cucina etnica contemporanea. Una nuova esplorazione gastronomica, che farà di Città di Castello, un hub di approfondimento e ricerca sull’utilizzo del Bianco Pregiato nelle culture culinarie del Mondo.  Si potrà assistere ad uno show cooking di cucina etnica, aperto al pubblico, con uno chef giapponese e partecipare ad un esclusivo pranzo di cucina orientale dove protagonista sarà il Bianco Pregiato. Un’ attenzione speciale sarà riservata anche ai più giovani con un nuovo spazio dedicato alla “mixology”. Qui, il Bianco Pregiato diventerà protagonista di cocktail innovativi, offrendo un'esperienza unica per gli amanti del bere miscelato e mostrando come il tartufo possa evolversi in contesti sempre più moderni e creativi. Un’edizione che allarga gli orizzonti e che porta il Salone Nazionale del Bianco Pregiato di Città di Castello fuori dai confini nazionali attraverso la sua preziosa “trifola” apprezzata e decantata fin dal Rinascimento come riportano antichi e preziosi testi di letteratura. L'Umbria è sempre stata terra di tartufi. Con l’avvento del Medioevo l’interesse verso il tartufo diminuì notevolmente, perchè si credeva che fosse velenoso o che un cibo delle streghe. Durante il Rinascimento, con l'affermarsi della cultura del gusto e dell'arte culinaria, fu rivalutato fino a essere considerato protagonista nella cucina dei signori dell’epoca. Nel 1564 il medico umbro Alfonso Ceccarelli scrisse la prima monografia sul tartufo, l'"Opusculum de Tuberibus"(ripubblicata a cura di Arnaldo Picuti e Antonio Carlo Ponti) in cui raccolse i contributi di naturalisti greci e romani e diverse curiosità storiche. La sua notorietà non si fermò e con il tempo rafforzò la sua fama di principe della tavola. Basti pensare che la tradizione di usare un cane per la sua ricerca sembrerebbe essere nata proprio nel XVIII secolo quando si svolgeva come divertimento di corte. Nella sua lunga storia è stato apprezzato da vari personaggi famosi, tra cui il Conte Camillo Benso di Cavour che lo usava come mezzo diplomatico nella sua attività politica, o Lord Byron che lo teneva sulla scrivania perché gli ridestasse la creatività con il suo profumo intenso. Tartufo bianco oggetto del desiderio a tavola anche di tanti personaggi contemporanei più o meno noti della cultura, dell’arte, del cinema, spettacolo e sport come la bellissima Monica Bellucci, originaria di Citta’ di Castello, che non ha mai fatto mistero di essere golosa del prelibato prodotto della sua terra (“si dice che adora i gnocchetti al tartufo e l’uovo con le scaglie di profumata trifola sopra”) memorabile la foto (Franco e Riccardo Bani) che la ritrae  sorridente con in mano un vassoio di splendidi esemplari di trifola nel 1988 in occasione della Mostra Nazionale del Tartufo Bianco. Ed a Lei, oggi magnifica sessantenne, icona della “bellezza, dell’arte, della cultura”, nel mondo, gli organizzatori della manifestazione, il comune di Citta’ di Castello e l’Ente Fiera del Salone Bianco Pregiato, vogliono dedicare la 44esima edizione, dove sarà possibile scoprire ogni segreto del tartufo bianco, assaggiarlo in tutti i modi e acquistarlo, conoscere chi lo cerca nei boschi e chi lo esalta in cucina, incontrare chi lo confeziona e lo porta sulle tavole di tutto il mondo, parlare con chi lo vive e lo racconta come una tradizione che è parte delle proprie radici profonde. Città di Castello, patria di grandi artisti del Rinascimento e di icone dell’arte contemporanea come il maestro, Alberto Burri, è la terra dove nasce una trifola su tre in Italia,  con oltre 1.000 “cavatori”, uomini e donne di tutte le età, giovani, ed è seconda solo a Forlì per l'incidenza dei tartufai sulla popolazione,  con quasi 3 mila cani campioni del fiuto al seguito,  simbolo vivente di un’attività di ricerca dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco. Qui, nel cuore dell’Umbria, dall’1 al 3 novembre gusto e passione, sperimentazione e innovazione, cultura e tradizione saranno i protagonisti del Salone Nazionale Bianco Pregiato, la manifestazione con cui il Comune, nel segno delle novità e delle sorprese, proietterà nel futuro la storia della mostra mercato che Città di Castello dedica da 44 anni al tubero più famoso e desiderato. Sarà il week-end del gusto con il centro storico vero  regno della trifola dal profumo inebriante e inconfondibile che guiderà e attirerà i visitatori nei luoghi della città più carichi di fascino e testimonianze artistiche. Piazze e giardini incorniciati dalle dimore custodi delle opere dei maestri del Rinascimento e della contemporaneità, Raffaello Sanzio, Luca Signorelli e Alberto Burri, saranno i punti cardinali sulla bussola di buongustai e curiosi. I visitatori avranno l’opportunità di incontrare grandi chef, esperti di enogastronomia, aspiranti cuochi provenienti dal mondo della scuola, che saranno protagonisti di show cooking, laboratori e conversazioni. Nei ristoranti si potranno degustare piatti al tartufo con menù speciali, lo street food con i sapori della cucina tipica italiana, umbra ed internazionale popolerà vicoli e piazze insieme a una vasta scelta di prodotti agroalimentari a km zero. A detta degli esperti del settore, qualità e anche quantità garantiranno una stagione di grandi soddisfazioni a tavola: per i prezzi è ancora presto per fare previsioni perché la ricerca del tartufo bianco si è aperta in Umbria da pochi giorni. Eventi a tema e presentazioni di libri con grandi autori, giornalisti e personaggi famosi richiameranno l’attenzione del pubblico più interessato agli aspetti culturali e salutistici legati al cibo. Un viaggio aperto a tutti, con attrazioni per adulti e bambini, perché stare in compagnia del tartufo bianco sia un piacevole momento da condividere. Nel 3° “Memorial Alessandro Ghigi”, nella gara dei cani da ricerca e della cavatura del tartufo (con i migliori cani di ogni razza e taglia) che si terrà domenica mattina 3 novembre nel ring presso i Giardini del Cassero i cavatori dell’Associazione Tartufai Alto Tevere offriranno una dimostrazione della passione e dell’amore con cui vivono il bosco. “In un territorio che i numeri e le statistiche ci dicono essere leader nel Paese per naturale produzione di trifola e tartufo durante tutto l’anno, “Bianco pregiato” racconta l’identità della nostra unica e bellissima città di castello e dell’alto Tevere,  in cui il tartufo è quotidianità, familiarità, natura, e’ cultura, gastronomia, tradizione, economia”, hanno gli organizzatori, oggi nel corso della conferenza stampa di presentazione della 44esima edizione, presso “Rooftop IL VIZIO, Sina Bernini Bristol”, Piazza Barberini a Roma.  

 

 

 

 

 


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