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Notizie dal Comune

Cinque secoli di storia dell'arte con un solo biglietto: da Raffaello a De Chirico, da Luca Signorelli a Nuvolo. Rinascimento e Contemporaneità all'interno di Palazzo Vitelli alla Cannoniera
Pinacoteca10
31.05.2024 -

Cinque secoli di storia dell’arte con un solo biglietto: da Raffaello a De Chirico, da Signorelli a Nuvolo. Rinascimento e Contemporaneità rivivono all’interno di Palazzo Vitelli alla Cannoniera con l’allestimento dell’ala nuova della Pinacoteca comunale di Città di Castello per un percorso unico nel suo genere. Inaugurata oggi la nuova Sala Nuvolo, la Sala Bartoccini nella Sala delle Vetrate e la Event Room”, spazio polifunzionale dedicato alle mostre temporanee e alle installazioni di artisti contemporanei. Il museo, seconda galleria dell’Umbria, ospita in un unico percorso nella dimora cinquecentesca simbolo del Rinascimento opere che spaziano da Raffaello a De Chirico, da Signorelli a Nuvolo. “Se è il maestro Alberto Burri a renderci una città a vocazione contemporanea, ora i contemporanei devono fare la loro parte e sviluppare questo tema attraverso progetti, eventi, reti, che facciamo vivere la temperie artistica del XXI secolo” - dichiara l’Amministrazione comunale di Città di Castello ed in particolare l’assessorato alla Cultura. È questo l’obiettivo del riallestimento dell’Ala Nuova della Pinacoteca, un progetto dell’Amministrazione comunale curato da Archivio Nuvolo per la Sala Nuvolo, lo storico dell’arte Lorenzo Fiorucci per la Sala Bartoccini e la “Event Room”, Eleonora Reali per la mostra che ha tenuto a battesimo un luogo unico, dedicato a undici opere e ceramiche del Lascito Pillitu, mai esposte fuori dallo studio di Palazzo Pierleoni, tra cui Michelangelo Pistoletto, Dottori, Schifano, Derigù, le ceramiche di Cagli. La Sala Nuvolo a cura dell’Archivio Nuvolo è stata trasferita e riallestita con l’introduzione dell’opera più grande realizzata dall’artista, Scacco: “Dal 2018 l’Archivio Nuvolo propone l’esposizione di tutte e quindici le opere donate dalla famiglia Ascani più una inedita di proprietà del Comune, acquistata a fine anni Cinquanta quando, incoraggiato dall’importanza che Città di Castello stava assumendo nel panorama artistico del Dopoguerra, pensava già a una Galleria d’Arte Moderna comunale.  L’importante occasione data dall’Amministrazione Comunale di spostarci in una sala più ampia all’interno del Museo, non poteva essere ignorata” – precisa, Paolo Ascani, in rappresentanza di Archivio Nuvolo: “anche in vista degli eventi che ci accompagneranno al 2026, anno del Centenario della nascita del Maestro Nuvolo che vedranno Città di Castello al centro delle celebrazioni”. L’operazione di riallestimento si sviluppa su altre due sale a cura di Lorenzo Fiorucci: la sala dedicata al pistrinese Bruno Bartoccini (1910-2001), scultore tra tradizione e modernità, sarà visibile all’esterno da via della Cannoniera e illuminata in notturna, così da recuperare anche al fine di eventi culturali la bella corte su cui si affaccia. Le vibranti sculture rappresentanti figure femminili e maschili e piccoli animali da cortile, donate al comune dallo stesso artista, sono infatti collocate nella loggia vetrata al pianoterra della Pinacoteca, in un suggestivo dialogo tra interno e esterno. Nella sala degli eventi prende avvio la prima mostra temporanea dal titolo “Collezionismo tifernate. Pistoletto, Dottori e gli altri del Lascito Pillitu”, a cura di Eleonora Reali, che espone una selezione di ceramiche, dipinti e serigrafie provenienti dallo Studio Meroni Pillitu, donato al comune nel 2013, offrendo un interessante spaccato dell’arte del Novecento e del peculiare gusto collezionistico di Paola Pillitu, istitutrice del lascito.

La Pinacoteca di Città di Castello sta diventando dunque sempre più un compendio di identità culturale e storica. Contestualmente alle nuove Sale, il museo ospita il restauro della Pala di Santa Cecilia a cura di Paolo Pettinari, grazie al supporto di Università telematica E Campus, attraverso Art Bonus, la mostra dei 150 anni di Alice Hallgarten, la mostra Infra formae di Fabio Mariacci ed Elio Mariucci e le installazioni di Vis à vis di Helidon Xhixha. Anche questo progetto è all’insegna della coralità. Amministrazione comunale e curatori ringraziano in primo luogo il gestore del museo la Cooperativa Il Poliedro, Enrico Tancredi, Fabio Galeotti, Elio Mariucci, Fabio Mariacci, Mario e Alban Pauselli.

Virtual tour. Un aspetto qualificante del progetto è la documentazione digitale delle iniziative, alimentando un archivio del Contemporaneo accessibile online. “Siamo particolarmente contenti che tali materiali saranno prodotti dagli studenti, grazie alla collaborazione con il polo tecnico Franchetti-Salviani, che attraverso i docenti Marta Davanzati e Fabio Pincardini, realizzeranno dei virtual tour, a fini promozionali, prolungando la possibilità di vedere le mostre della Event Room anche dopo la loro naturale conclusione direttamente dal sito della Pinacoteca”, concludono i promotori del progetto.

Inaugurazione: Pinacoteca comunale di Città di Castello. Orari di apertura: da martedì a domenica, 10:00-13:00 / 15:00-18:30, info e prenotazioni tel. 075-8554202 mail cultura@ilpoliedro.org www.comune.cittadicastello.pg.it

Pinacoteca comunale

Scheda tecnica. L’Ala nuova della Pinacoteca rappresenta un tassello fondamentale nella lettura del patrimonio culturale cittadino. Declinando in un’unica sede museale il binomio “Rinascimento e Contemporaneità”, a 15 anni dall’inaugurazione, avvenuta nel 2009, tale identità può essere valorizzata da un adeguamento degli allestimenti che mette in evidenza la vocazione “contemporanea” dell’arte cittadina e in particolare l’opera di Nuvolo nell’imminenza del Centenario. Inoltre Pinacoteca comunale, insieme ad altri nove musei umbri, sulla base dei dati Istat, è stata selezionata dalla Regione Umbria, nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2014- 2020, per partecipare alla rete “Musei on”, con un tematismo specifico dedicato alla Contemporaneità, finalizzata ad incentivare la fruizione, da parte del pubblico – residente e non – dei musei regionali, attraverso un potenziamento delle dotazioni tecnologiche specifiche per la “visita aumentata” e per produzione di contenuti multimediali, che sono già nella disponibilità del museo.

Di particolare pregio anche il giardino di Palazzo Vitelli alla Cannoniera che  era famoso nell’Europa del Cinquecento per la presenza di piante rare ed esotiche, tanto da dare all’intero complesso l’appellativo di 'Palazzo del Giardino'. Dai documenti sappiamo che qui erano "seminati erbaggi, spalliere di cotogne melograni et rose, luogo di delitia et degno di detto [Alessandro], dove erano di belle sorti di frutti et ripieni di tutte quelle cose che sogliono essere nei giardini de' gran signor" (Rosini, 1986, p. 162). Per restituire il gusto scenografico del tempo, con la facciata principale rivolta verso un ampio spazio verde, il giardino è stato restaurato sulla base di una serie di disegni eseguiti nel 1699 da Alessandro Nave e conservati presso la Biblioteca comunale di Città di Castello. È stato così realizzato un giardino all'italiana dove le siepi di bosso disegnano aiuole dalle forme geometriche e regolari, scandendo lo spazio.

Info su Pinacoteca: https://www.rimaltotevere.it/musei/pinacoteca-comunale/

 


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