“La carenza di medici nel Servizio Dipendenze dell’Usl Umbria 1, di cui abbiamo conferma ufficiale, crea un disservizio molto grave per gli utenti del nostro territorio ed evidenzia una discrasia fra l'attività di programmazione, che dovrebbe essere anticipatoria rispetto a determinate problematiche, e la risposta da dare ai cittadini in situazioni di estrema fragilità. Il depotenziamento della sanità pubblica per quanto riguarda l'offerta dei servizi ci preoccupa e quindi il confronto politico su queste tematiche è necessario, proprio per stabilire con i territori una serie di priorità che riteniamo ormai improcrastinabili”. E’ quanto ha affermato il sindaco Luca Secondi rispondendo in consiglio comunale all’interrogazione della consigliera Loriana Grasselli (PSI) sulla situazione dei Servizi SERD e Igiene Mentale dell’Usl Umbria 1. La rappresentante della maggioranza aveva denunciato “il forte ridimensionamento dei servizi del SERD nel nostro territorio negli ultimi anni, che ha determinato un pericoloso restringimento dei percorsi terapeutici”, segnalando come “la carenza di un servizio SERD costituisce un problema sociale impattante sul territorio, in primis per i soggetti coinvolti, le loro famiglie e per la comunità tutta”. “La tematica fu affrontata con una interrogazione oltre un anno fa in consiglio comunale e, al di là delle rassicurazioni della risposta da parte dell’USL Umbria 1, la situazione è addirittura peggiorata”, aveva fatto presente Grasselli, segnalando che “il Servizio di lgiene Mentale non garantisce più di fatto un livello assistenziale soddisfacente ad assolvere alle necessità del territorio a causa della carenza di personale sanitario e non certo per la professionalità degli operatori, che sono rimasti ormai pochi”. “Le problematiche della salute mentale coinvolgono sempre più fasce giovanili e, se non subito trattate, possono determinare un grave vulnus terapeutico”, aveva ammonito la consigliera del PSI, chiedendo conto al sindaco delle “intenzioni dell’Usl Umbria 1 di intervenire nel riportare il servizio SERD al livello assistenziale di cinque anni fa, in termini di personale sanitario e di trattamenti terapeutici, e di tornare a garantire un livello terapeutico soddisfacente, che attualmente non c’è, attraverso personale e percorsi assistenziali che siano di effettiva risposta alla nostra comunità”. Dando lettura della risposta della direttrice del Distretto Alto Tevere dell’Usl Umbria 1 Daniela Felicioni, il sindaco Secondi ha riferito che nell’ambito del Servizio Dipendenze sia stata allestita “la nuova sede del Centro per il Trattamento del Gioco d’Azzardo Patologico, che viene garantito da una psicologa assunta dalla Usl a tempo determinato e da un'assistente sociale dipendente”. “Nel Servizio Dipendenze è stato implementato il team degli infermieri per la somministrazione delle terapie ed i prelievi ed è stato rimodulato l’orario, garantendo l’apertura sei giorni su sette”, ha detto il primo cittadino. Secondi ha proseguito evidenziando che “visto l’imminente pensionamento di entrambi i medici, la direzione aziendale dell’Usl Umbria 1 sta acquisendo le disponibilità di medici psichiatri che hanno vinto il concorso recentemente espletato” e che “i medici saranno affiancati nelle loro attività dal coordinatore aziendale Mariano Pedetti, che attualmente, su disposizione del direttore sanitario, garantisce la sua presenza per tre ore in due giorni alla settimana, con rilevanti disagi – ha puntualizzato il sindaco leggendo letteralmente la comunicazione - da parte degli utenti”. “Quindi - ha commentato il primo cittadino - si registra attualmente una carenza di ben due medici e capite bene il disservizio che stiamo vivendo”. La lettura della comunicazione è ripresa con la descrizione del funzionamento del servizio, “nel quale – è stato scritto dalla responsabile – l'equipe che prende in carico gli assistiti che necessitano di Piano Riabilitativo personalizzato è composta da uno psicologo, un assistente sociale ed un’infermiera counselor e si avvale della collaborazione degli educatori dell’Unità di Strada, che hanno funzione di supporto ed accompagnamento sociosanitario e garantiscono la sua regolare attività”. “Manca la funzione del medico che garantisce i colloqui, la prescrizione della terapia con compilazione dei Piani Terapeutici, ove necessario, e che rivaluta il paziente sia clinicamente che psicologicamente”, ha riferito Secondi proseguendo nella lettura della nota dell’Usl Umbria 1 e cogliendo l’occasione per rimarcare che “è un grave disservizio per il nostro nel nostro territorio”. Il primo cittadino ha continuato, riferendo che nell’ambito del Servizio Dipendenze “un’equipe composta da un’infermiera counselor dipendente e da una psicologa a progetto garantisce il supporto alle scuole nella promozione della salute su progetti rivolti agli istituti secondari di primo e secondo grado, sia agli insegnanti che al gruppo dei peer (ragazzi che svolgono un ruolo di riferimento per i coetanei), di cui uno specificamente dedicato alle dipendenze”. Nella nota della direttrice del Distretto Altotevere è stato riconosciuto che “risulta particolarmente difficoltosa la gestione integrata dei pazienti complessi con doppia diagnosi, dipendenze e psichiatria, in particolare per condivisone della programmazione-revisione terapeutica e dei colloqui di monitoraggio, a causa della difficoltà di garantire la presenza contemporanea delle figure professionali necessarie, in particolare dei medici”. A questo proposito Secondi ha puntualizzato che “c’è una situazione che appesantisce sia il funzionamento del SERD e del Servizio Igiene Mentale, dove la carenza di medici crea un disservizio molto, molto forte”. “Uno scenario che coinvolge in seconda battuta anche la mia figura personale, quella del sindaco, che deve firmare eventualmente i TSO”, ha fatto presente Secondi, spiegando che “avere una struttura che riesce con difficoltà a esaminare le casistiche sicuramente non mi tranquillizza, anche se mi fido molto del professionista che a seconda dei casi viene coinvolto”. “Il fatto che non ci sia un servizio puntuale e approfondito sicuramente pone qualche preoccupazione ulteriore anche chi come deve come me firmare provvedimenti che limitano la sfera personale”, ha aggiunto il primo cittadino. Il sindaco ha quindi concluso la lettura della comunicazione, che a proposito delle liste di attesa ha reso noto come “Il Distretto Alto Tevere abbia attivato da molti mesi un confronto con le Aggregazioni Funzionali Territoriali per garantire appropriatezza nella richiesta di prestazioni specialistiche e diagnostiche”. “Le specialistiche distrettuali per la quasi totalità riescono a garantire le prestazioni richieste e la presa in carico diretta degli assistiti con cronicità e piani terapeutici, a parte la Dermatologia, a causa della cessazione di 25 ore settimanali di attività di una specialista a partire dal mese di maggio”, ha riferito Secondi, proseguendo: “la direzione aziendale ha messo già a disposizione nuove 16 ore di Dermatologia a partire dalla seconda metà del mese di settembre”. “Per la Diabetologia, considerata la crescente domanda di rivalutazione clinica degli assistiti alla luce delle più recenti offerte terapeutiche, si sta implementando la collaborazione e gestione coordinata tra servizio e medici di medicina generale, con il supporto delle associazioni locali”, ha detto il sindaco, traendo ulteriori conclusioni: “anche qui c’è la fotografia, certificata, delle difficoltà di erogazione delle prestazioni in lista di attesa e quindi della diagnostica”. In sede di replica, la consigliera Grasselli ha eccepito il fatto che da parte dell’Usl Umbria 1 “non ci sia una vera risposta all’interrogativo su quando verranno ristabiliti i livelli di servizio antecedenti i pensionamenti dei medici”.