Sicura, più bella, con un’idea moderna di incontro tra spazi interni ed esterni al servizio della didattica, ma soprattutto green. La nuova scuola dell’infanzia di Montedoro è infatti un edificio con classificazione nZEB (nearly Zero Energy Building), in grado di produrre autonomamente da fonti rinnovabili l’energia necessaria al proprio fabbisogno per riscaldamento, illuminazione e alimentazione elettrica, ma è anche una struttura che pensa alla salute e al benessere dei bambini e del personale scolastico: la grande aiuola interna collocata nell’atrio ospita infatti un “Giardino d’Inverno” adornato con piante che hanno la caratteristica di purificare gli ambienti, metabolizzando le componenti presenti nell’aria rilasciate dai materiali edili e dai prodotti per la pulizia, ma assorbendo anche le onde elettromagnetiche che interagiscono con l’organismo umano. Un’oasi di benessere sulla quale campeggia un elemento ornamentale originale e molto apprezzato: piante di banano trapiantate dal giardino di palazzo Corsi, dove da anni un tenace boschetto vive ormai pienamente naturalizzato, un omaggio alla storia della città che offrirà ai bambini frutta km zero, da cogliere e gustare nelle ore di ricreazione. Per i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico sono stati investiti 1 milione e 200 mila euro, di cui 80.000 euro a carico del Comune e 377.290,75 di contributo G.S.E. (Gestore dei Servizi Energetici). “Siamo orgogliosi e felici di aver restituito ai bambini e a tutto il personale scolastico, ma soprattutto alla comunità del quartiere di San Pio, un edificio simbolo dell’impegno dell’amministrazione comunale nella riqualificazione scolastica: questa scuola infatti è pensata come una casa per i bambini, è bella, sicura, efficiente dal punto di vista energetico, con tante accortezze e particolari che guardano al benessere di chi trascorre qui gran parte della propria giornata e che sono il risultato di una progettazione pensata e condivisa dall’amministrazione comunale con un gruppo di lavoro espressione di questa scuola, delle sue sensibilità e delle sue competenze”, sottolinea il sindaco Luca Secondi, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti e all’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri. Circondati dai bambini con le famiglie e dal personale scolastico, gli amministratori stamattina hanno tagliato il nastro alla presenza del vice sindaco Giuseppe Stefano Bernicchi, dell’assessore Mauro Mariangeli e del consigliere comunale Roberto Brunelli, del vice presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria Michele Bettarelli e del consigliere regionale Valerio Mancini, della dirigente scolastica del Primo Circolo Didattico San Filippo Silvia Ghigi, con l’ambassador di Indire Massimo Belardinelli, l’ex dirigente scolastico Simone Casucci e il presidente della Comunità Educante Luigi Marinelli. “Investire sulla scuola significa investire sulle nuove generazioni, che sono il fondamento del futuro della nostra comunità: ecco perché per scelta politica lo facciamo con continuità e anche con impegni finanziari diretti dell’ente, a supporto delle importanti risorse che siamo riusciti a ottenere negli ultimi anni grazie ai nostri uffici comunali, che ringraziamo per il lavoro straordinario che stanno assicurando anche sul versante del PNRR”, rimarcano Secondi, Carletti e Guerri, nel ricordare come “l’amministrazione comunale abbia sostenuto sul quartiere di San Pio investimenti significativi per garantire edifici scolastici moderni e all’altezza delle aspettative dei cittadini nella fascia 0-10 anni, con i lavori di riqualificazione effettuati, prima, nella scuola primaria e, ora, nella scuola dell’infanzia e nell’asilo nido Coccinella, che contiamo di riaprire all’inizio del 2024”. Gli amministratori hanno annunciato stamattina che saranno anche investiti 15.000 euro in più per la sistemazione dell’area verde circostante la scuola dell’infanzia di Montedoro. “Questa scuola ci piace molto e siamo davvero contenti delle soluzioni tecniche che sono state adottate guardando ai bambini e alla qualità dell’attività didattica”, commenta la dirigente scolastica Silvia Ghigi, evidenziando come sia stata data “attuazione concreta all’idea innovativa dello spazio come terzo educatore, che l’amministrazione comunale ha condiviso con tutte le componenti scolastiche, sviluppando la filosofia sperimentale di INDIRE”. L’intervento compiuto sull’edificio, che ha dato attuazione a linee guida di ultima generazione di INDIRE come l’arcipelago esperenziale che suddivide gli ambienti educativi in tanti luoghi a tema per la didattica, sarà un progetto pilota che lo stesso ente nazionale di ricerca proporrà a livello nazionale.
L’intervento. I lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico che hanno interessato la scuola dell’infanzia di Montedoro sono stati condotti da Novedil di Terni su progetto curato dagli studi tecnici Città Futura e Sipro. L’intervento ha riguardato la demolizione e la ricostruzione del corpo di ingresso, della copertura e del solaio di sottotetto, delle tramezzature, dei pavimenti e dei rivestimenti, con l’obiettivo, da una parte, di ridurre la vulnerabilità sismica dell’edificio e aumentarne la sicurezza, dall’altra, di superare le criticità nella distribuzione degli ambienti interni attraverso una nuova organizzazione degli spazi a beneficio della didattica. Le aule hanno un collegamento diretto con l’esterno attraverso un nuovo porticato aperto, coperto, per l’accesso al giardino senza barriere architettoniche: la struttura potrà consentire di gestire in alcuni periodi anche l’uso contemporaneo e libero da parte di bambini degli spazi chiusi e aperti, garantendo il controllo da parte degli insegnanti. L’efficientamento energetico è stato il cuore del progetto: l’edificio è stato dotato di pannelli fotovoltaici per alimentare l’impianto elettrico, il sistema di climatizzazione a pompa di calore e il sistema di ricambio aria con recupero di calore, ma anche di un impianto solare termico per assicurare il fabbisogno di acqua calda sanitaria. Il complesso è in grado di autoprodurre l’energia necessaria ad alimentare impianto elettrico e impianto di riscaldamento, con importanti vantaggi economici e ambientali. La scuola ha un consumo minimo di energia per la climatizzazione, anche in conseguenza della realizzazione di un cappotto termico e della completa sostituzione degli infissi, ma anche per la produzione di acqua calda, per la ventilazione e l’illuminazione, che è interamente a led. La demolizione del vecchio ingresso e la ricostruzione di una nuova struttura in acciaio, con copertura in alluminio, ha permesso di ripensare l’intera superficie disponibile e di accorpare al fabbricato la parte esterna, dove un’ampia aiuola verde ospita una fontanella a supporto sia dell’innaffiamento delle piante che dell’attività didattica. Gli spazi esterni hanno subito inoltre delle modificazioni di quota per essere adeguati alle nuove esigenze architettoniche e sono suddivisi in modo da ospitare l’accoglienza dei bambini, il gioco e la didattica. La nuova ridistribuzione della superficie interna ha consentito di ricavare una zona nell’atrio che funge da interscambio tra l’ingresso principale e quello retrostante che collega il giardino: una grande aiuola interna nella quale è stato possibile realizzare un “Giardino d’Inverno”, con funzione estetica, ma anche ecologico-ambientale. La scelta delle piante nel giardino interno è stata infatti orientata a varietà che hanno la caratteristica di purificare gli ambienti: la Sansevieria, il Pothos, la Nephrolepis, lo Spathiphyllum e l’Anthurium.