La “capitale” del libro antico. Operatori del settore e appassionati di stampe e volumi introvabili che hanno segnato la storia si sono dati appuntamento a Città di Castello per un’unica tappa in Italia in questo fine settimana, della prestigiosa mostra “del Libro antico e della Stampa Antica”, 23esima edizione, organizzata dall’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio con il supporto del Comune e il patrocinio della Regione, sarà il punto di riferimento della bibliofilia nazionale e internazionale, con 40 espositori tra i più qualificati del panorama nazionale. Fino a domani, nella splendida e suggestiva location rinascimentale di Palazzo Vitelli a San Egidio, gli appassionati potranno vedere dal vivo volumi d’epoca, opere originali di alto livello e garantite, cartografiche e vedutistica di pregio, codici manoscritti e miniati, incunaboli, testi scientifici, rare prime edizioni letterarie, incisioni di antichi maestri, grafica moderna di artisti di livello internazionale. L’esposizione, che può essere visitata a ingresso libero, sabato 2 settembre e domenica 3 settembre dalle ore 9.30 alle ore 19.30. In vetrina pezzi rarissimi e di grande valore selezionati dal coordinatore scientifico e curatore della mostra Giancarlo Mezzetti con il presidente dell’associazione Palazzo Vitelli a Sant’Egidio Fabio Nisi: un Libro d'Ore all'uso di Troyes (Francia, fine del XV secolo), un manoscritto miniato su pergamena in latino e francese opera del maestro di Pierre Michault de Guyot Le Peley, attivo nella cittadina transalpina fra il 1470 e il 1490, in eccellenti condizioni di conservazione e valutato oltre 35.000 euro che sarà portato in mostra dallo Studio Bibliografico Giuseppe Solmi di Bologna; una carta geografica dello Stato Pontificio di grande formato disegnata e incisa da Giovanni Maria Cassini, che è stata pubblicata a Roma dalla Calcografia Camerale nel 1805 ed è un pezzo dello Studio Bibliografico Trippini Sergio - Stampe Antiche e cartografia stimato 5.000 euro. I bibliofili più appassionati non resteranno poi indifferenti ad altre proposte della manifestazione, come i codici e i manoscritti, le carte da gioco e i tarocchi a partire da 1.500 euro e libri d'ore da 20.000 euro dello Studio Bibliografico Solmi; le cinquecentine giuridiche e scientifiche a partire da 2.000 euro di Scripta Manent - Diego Delfino (Albenga); le grafiche di antichi maestri e autori moderni, tra i quali Mirò, Chagall, a partire da 2.000 euro dello Studio Fabrizio Pazzaglia di Urbino; libri scientifici tra cui Optice di Newton e Euclides Adavctus del Guarini (sec XVII); libri illustrati, con valutazioni tra 500 e oltre 4.000 euro, come “Thesaurus sacrorum rituum e canon missae” di Bartolomeo Gavanti (‘700) con 16 grandi incisioni su rame; opere varie di letteratura e saggistica in prima edizione, futurismo, classici e storia locale; carte geografiche e vedutistica, incisioni xilografiche e calcografiche di varie epoche, raffinate stampe a soggetto orientale. In mostra ci saranno anche due opere che sono un orgoglio dell’arte tipografica tifernate, edite dalla Libreria editrice Paci “La Tifernate”: “I Promessi sposi” e "Le avventure di Pinocchio", di cui verranno esposte alcune delle matrici originali del loro ricco apparato iconografico. Un’altra testimonianza importante della tradizione editoriale locale sarà offerta dall’opera “L’Arte a Città di Castello” di Magherini Graziani (in due volumi), del valore di 3.800 euro. Alla presenza del sindaco Luca Secondi e dell’assessore al Commercio e Turismo Letizia Guerri, la XXIII Mostra del Libro antico e della Stampa Antica è stata inaugurata questa mattina alla presenza di rappresentanti istituzionali, il vice-presidente dell’assemblea legislativa, Michele Bettarelli e del consigliere regionale, Marco Castellari, di autorità civili, militari e religiose. Subito dopo il taglio del nastro si sono svolti due eventi collaterali che come al solito caratterizzano la manifestazione nel segno della ricerca storica su fatti e personaggi importanti di Città di Castello. La professoressa Giovanna Zaganelli, ordinario di Semiotica del testo e direttore del centro di studi internazionale sul rinascimento dell’Università per Stranieri di Perugia, ha illustrato l’indagine sulle tipografie-editrici dislocate tra Otto-Novecento a Città di Castello, che hanno fatto da culla alla nascita di un comparto divenuto poi punto di riferimento internazionale. Nell’occasione sarà presentato il libro stampato dalla società Pliniana Editrice: “Far parlare i numeri. Libri di conti, registri, diari e altre forme di racconto quotidiano per una critica testuale delle testimonianze tipografico-economiche del tifernate”. La manifestazione poi ha reso omaggio alla pagina indimenticabile di fede e spiritualità scritta nel nostro territorio da Santa Margherita da Città di Castello attraverso la presenza e la testimonianza di suor Antonina Cordaro del Terz’Ordine Domenicano, una delle tre suore al mondo a cui il Generale dell’Ordine ha concesso di esercitare l’apostolato all’esterno del convento, che con la sua opera quotidiana riproduce e rinnova l’impegno sociale della santa rivolto alle persone bisognose, gestendo un centro per disabili mentali a San Valentino della Collina di Marsciano. Legata a Città di Castello dalla venerazione per la santa che proprio durante una visita nel capoluogo tifernate l’ha portata alla scelta di consacrare la propria vita a Dio, suor Antonina ha presentato una relazione dal titolo: “La fede di una donna che non si è arresa alla cecità del mondo” (edizione F&C. – Arezzo). Nell’ambito dell’iniziativa, è stata inoltre presentata anche la ristampa anastatica “Cenni storici della B. Margherita da Città di Castello Domenicana” (Foligno-Tomassini-1837) e del saggio con i contributi di Padre Alberto Viganò, don Tonino Rossi, don Andrea Czortek, Clara Egidi, Patrizia Gnerucci, Rita Adreani, Giancarlo Mezzetti. “La statura di questa santa – ha precisato Suor Antonina - è tale da aver attraversato i confini di Città di Castello, dell’Umbria, dell’Italia. Il suo culto si è diffuso negli Stati Uniti , in Canada , nelle Filippine. Prima santa disabile ella ancora oggi parla al mondo intero. Città di Castello ha il privilegio di custodire il suo corpo incorrotto, sotto l’altare Maggiore della Chiesa di San Domenico. La sua canonizzazione richiesta e sospinta in avanti a gran voce popolare, come lo fu per la sua beatificazione nel 1609 proclamata da Papa Paolo V, giunge a compimento il 24 aprile del 2021 quando Papa Francesco, al termine dei lavori delle varie Commissioni storiche e di studio, la iscriverà nel catalogo dei Santi Cattolici proclamandone definitivamente la sua santità (canonizzazione equipollente). Le migliaia di lettere giunte negli ultimi trent’anni al Sommo Pontefice, da tutto il mondo, che attestano le grazie che ancora oggi la santa profonde a chi l’ invoca sono inequivocabili testimonianze della sua fama”, ha concluso Suor Antonina Cordaro che ha ricordato di aver “incontrato la santa attraverso una sua biografia fino a seguirne le orme chiedendo e consacrandosi nel Terz’Ordine di San Domenico”. “Oggi da più di vent’anni gestisco un Centro che accoglie persone diversamente abili o bisognose. Siamo due suore che lo portano avanti con tanta dedizione ed amore insieme ai volontari che fin dall’inizio ci hanno supportato in questa avventura. L’associazione Appha Pro Portatori di Handicap sita a San Valentino della Collina è dedicata a Santa Margherita di Città di Castello. Quest’opera vuole essere un seme di impegno e di continuità dell’ispirazione di Santa Margherita per quanti sani e disabili si rivolgono a noi”, ha concluso suor Antonina. Per informazioni sarà a disposizione la segreteria dell’evento all’indirizzo di posta elettronica libroanticocdc@gmail.com e ai recapiti telefonici 338.9779751 e 075.8555757. Programma e dettagli della manifestazione sono disponibili sul sito web www.mostralibroantico.it.