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Robot colorati realizzati con i mattoncini delle "costruzioni", ruspe, piccole auto telecomandate da un computer e ponti levatoi che si alzano su un tappeto di "lego": corso per 30 docenti delle scuole primarie
robotica
28.06.2023 -

Robot colorati realizzati con i mattoncini delle “costruzioni”, ruspe, piccole auto telecomandate da un computer e ponti levatoi che si alzano su un tappeto di “lego”. Su questo inedito materiale didattico a portata di bambino si stanno formando circa 30 docenti delle scuole primarie a Città di Castello. Ad inizio giugno è stato infatti avviato il corso di formazione “Robotica educativa base e Coding” per i docenti del Primo e Secondo Circolo Didattico, presso la Scuola San Filippo di Città di Castello. L’intero percorso di 50 ore promosso e realizzato Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca è  tenuto dagli esperti di “IdeAttivaMente”, un’azienda umbra, rappresentata da Giacomo Piccioni, nata come start-up innovativa nel 2016 e che ha come obiettivo lo sviluppo di attività didattiche attraverso l’utilizzo di metodologie innovative. Ancora qualche lezione in presenza, compreso domani giovedi 29 giugno a partire dalle ore 9 e poi corsi a distanza nel mese di luglio e ritorno in classe a settembre per concludere i corsi. Tra queste il tema della robotica è quello che da sempre ha avuto il maggior successo come ci racconta Roberto Raspa, ingegnere, docente e appassionato di tecnologia. L’ingegner Raspa è un consulente di IdeAttivaMente, che ha contributo alla fondazione della stessa e che oggi ricopre il ruolo di esperto in progettazione e referente per la formazione dei docenti. “Quando abbiamo iniziato nel 2016 possiamo dire di aver portato in Umbria alcuni prodotti di robotica educativa del tutto innovativi. Infatti, erano pochissime le realtà, scolastiche e non, che svolgevano attività di questo tipo. Abbiamo fatto un investimento importante e permesso lo svolgimento di ore e ore di attività sia nel contesto didattico al fianco degli insegnanti che in contesti extra-scolastici in luoghi culturali come biblioteche e centri ricreativi. Con il passare del tempo siamo diventati un punto di riferimento per molti Istituti Scolastici. La robotica educativa è uno strumento fondamentale che permette a bambini e bambine di apprendere le basi del pensiero computazionale, di ragionare su problemi complessi, di affrontarli, di definire strategie risolutive, di lavorare insieme agli altri. Insomma, un vero e proprio percorso dove ad entrare in gioco sono sia conoscenze e competenze tecniche che molte competenze cosiddette soft skills”, precisa ancora Raspa.  Senza dubbio tra i prodotti che hanno avuto il maggior successo ci sono i kit di Lego education, vere e proprie scatole di mattoncini appositamente studiati per lavorare in aula. Proprio così, molto spesso i formatori entrano in aula, tra i banchi con una scatola di Lego e subito scatta l’effetto “wow”. Di fatto sono molto di più che banali mattoncini. Ogni kit, infatti, permette la costruzione di veri e propri robot, dotati quindi di sensori, motori e quanto altro utile al loro movimento. Ogni robot viene poi programmato mediante un dispositivo esterno (tablet o PC) al fine di definire le singole azioni da compiere. È in questa fase che viene svolta l’attività di coding, definire una sequenza di istruzioni elementari per fare in modo che il robot risolva il problema assegnato.  Questo permette al gruppo di bambini e bambine coinvolte nel lavoro di costruire un artefatto cognitivo (il robot), di personalizzarlo o adattarlo al contesto in cui si deve muovere, di definirne le azioni minime, di scrivere un programma in codice semplice e di modificarlo fino a trovare la soluzione più idonea in un ciclo incrementale di ottimizzazione continua. Il fatto di utilizzare a scuola i mattoncini Lego è stato da sempre un elemento di forte attrazione. “Quando lavoriamo con questi kit – prosegue Raspa - ci troviamo di fronte bambini fortemente motivati, costantemente attratti dall’attività e disposti a lavorare per ore e ore senza mai fermarsi. Uno strumento davvero di forte impatto che oggi più che mai sta entrando nella cassetta degli attrezzi di molti insegnanti.  Questo tipo di attività, oltre a motivare gli alunni e le alunne, rappresenta un momento in cui ad essere potenziate sono tutte le competenze, ovvero quelle conoscenze prevalentemente dell’asse scientifico matematico che di fatto sono utili a tutti gli individui e non soltanto a coloro che da grandi vorranno fare gli scienziati”. “Le attività didattiche promosse attraverso la robotica educativa vogliono appunto potenziare proprio questi aspetti e i mattoncini Lego sono un valido alleato per muoverci agevolmente in questo arduo percorso. Quando abbiamo appreso la notizia di far partire un corso di formazione per docenti a Città di Castello siamo stati molto felici, in quanto per noi era la prima volta in un territorio fortemente dinamico e così ricco di tradizioni sia culturali che produttive”, conclude, Roberto Raspa. “Didattica e innovazione con questi percorsi di formazione organizzati dalla Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca con la direzione didattica del Primo e Secondo Circolo, Simone Casucci, la scuola compie un ulteriore salto di qualità a partire dalle primarie spesso laboratorio di progetti che talvolta vengono presi ad esempio a livello nazionale”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche Scolastiche, Letizia Guerri. Il piano progettuale TRIS Nuove Tecnologie di Rete per l’Inclusione Socio-educativa promosso dalla Fondazione Villa Montesca e finanziato da ARPAL Umbria (Agenzia Regionale Per le Politiche Attive del Lavoro) e FSE (Fondo Sociale Europeo) in linea con gli obiettivi EU per il 2030 (“Bussola per il digitale 2030: il modello europeo per il decennio digitale”, Marzo 2021), e alle finalità indicate dall’avviso pubblico UPGRADE della Regione Umbria (interventi di contrasto all’emergenza Covid-19), promuove circa 20 percorsi di formazione completamente gratuiti di varia durata (da 16 a 50 ore), da svolgersi in presenza e online, che andranno a formare circa 300 insegnati/educatori/cittadini con l’obiettivo riqualificare professionalmente insegnanti ed educatori impiegati nei servizi socio-educativi sull’uso positivo delle nuove tecnologie, favorendo l’utilizzo delle tecnologie di comunicazione innovative in classe e in altri contesti socio-educativi. Le azioni formative sono rivolte a cittadini adulti occupati (di età compresa tra 18 anni compiuti e 65 non compiuti) residenti in Umbria dell’uno e dell’altro sesso e si svolgeranno nel periodo estivo da giugno a settembre 2023 presso la sede della Fondazione Villa Montesca, le scuole del Primo e Secondo Circolo didattico e la Scuola Go Bufalini di Città di Castello.

CDCNOTIZIE/2023/06/27/COMINLINEA/295/GGAL

 


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