14 Settembre 2020, primo giorno di scuola. Il messaggio agli oltre seimila tifernati che lunedì tornano alla scuola in presenza del sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e dell’Assessorato ai Servizi Educativi: “L’augurio di buon lavoro per l’inizio del nuovo anno scolastico, per le circostanze eccezionali in cui le aule tornano ad aprirsi, non può essere riservato agli studenti e al mondo della scuola. Ritornare in classe è quest’anno più che mai una questione che riguarda tutti e che tutti chiama ad una grande responsabilità. In questi mesi l’Amministrazione comunale ha compiuto insieme alle dirigenze scolastiche un grande lavoro di adeguamento alle misure Anti Covid, che ha camminato e continuerà a camminare parallelo ad un consistente programma di edilizia volto ad aumentare la sicurezza delle scuole. Ma da lunedì ognuno di noi dovrà fare la sua parte e rispettare tutte le indicazioni che ci aiuteranno a contenere la possibilità che il virus si diffonda e a vivere serenamente la convivenza pur nel distanziamento o indossando dispositivi di protezione personale come le mascherine”. La popolazione scolastica tifernate è pari 6182, compresi di 164 bambini degli asili nido comunali. 6028 tra i 3 e 18 anni, che si collocano cioè tra la scuola dell’infanzia e le superiori. La scuola dell’infanzia conta mille e 15 bambini, la scuola elementare, primaria, 1721, la scuola media o secondaria di primo grado 1.085 e le superiori 2.207 per un totale di oltre 6000 studenti ma anche altrettante o quasi famiglie coinvolte negli spostamenti e nella routine connessi alla frequenza. Da questo punto di vista 244 famiglie si avvarranno del trasporto scolastico per i tragitti da e per le sedi mentre 1362 hanno aderito alla ristorazione scolastica”.
“Un pensiero speciale - concludono sindaco ed assessorato - va agli studenti e alle studentesse per i quali lunedì sarà una prima volta, la prima volta alle elementari, alle medie o alle superiori. Forse l’avevate immaginata diversa ma la pandemia ci ha insegnato che non possiamo arrenderci ma cogliere il positivo che anche le avversità nascondono. Le notevoli modifiche all’organizzazione e alla logistica è probabile che avranno bisogno di qualche tempo di rodaggio e del supporto costruttivo e fattivo delle famiglie, dei genitori. L’impegno e le energie profuse per far ripartire la scuola senza ritardi ed in presenza trovano ragione in valutazioni di carattere pedagogico e didattico ma anche nella consapevolezza che senza la scuola in presenza il paese e il destini personali, lavorativi di ognuno di noi non possono davvero riprendere la loro strada”.