“Per il termine dei lavori di ristrutturazione dell’intera linea abbiamo una nuova road map che indica il 2024 e come Provincia di Perugia abbiamo intenzione di aprire quanto prima un tavolo di confronto sulle questioni riguardanti la ferrovia ex Fcu, in merito al quale riferirò adeguatamente anche a questo consiglio comunale”. E’ l’impegno che ha preso in consiglio comunale il sindaco Luciano Bacchetta, anche in veste di presidente della Provincia di Perugia, rispondendo all’interrogazione del consigliere del Gruppo Misto Gaetano Zucchini e della consigliera del Pd Francesca Mencagli sullo stato dell’arte dei lavori di ripristino della tratta ferroviaria ex Fcu. Con il documento i due esponenti della maggioranza chiedevano “un aggiornamento del cronoprogramma inerente lo stato dei lavori”; “una previsione di ripristino del collegamento con Sansepolcro”; una previsione di miglioramento della qualità dei servizi specifici da erogare”, con particolare riferimento all’“ammodernamento dei mezzi di trasporto con sfruttamento anche dell’elettrificazione, agli orari e ai tempi di percorrenza, alla revisione delle tariffe”; “un aggiornamento sulle criticità causate dai cantieri, come a Trestina e San Secondo”; “la previsione di un eventuale approfondimento dell’argomento nella commissione consiliare specifica”. Nel ricordare che l’interrogazione risalisse al mese di gennaio, quindi a una situazione molto diversa dall’attuale, Zucchini ha espresso in aula “l’esigenza di comprendere la nuova tempistica degli interventi, alla luce del fatto che la data del 2020 inizialmente prevista per il completamento dei lavori, almeno del tratto Città di Castello-Perugia S.Anna, non è stata rispettata e si parla del 2024 come nuovo termine per la conclusione dei lavori sull’intera linea ex Fcu”. “E’ una cosa strana che per una ferrovia inserita nel 2008 tra le strutture di interesse nazionale i tempi si allunghino in questa maniera, nonostante il passaggio a Rfi garantisca le professionalità e il fabbisogno economico per la realizzazione del progetto ristrutturazione”, ha osservato Zucchini, che ha ricordato il “dato clamoroso dei 96 chilometri della tratta chiusi da tre anni sui 153 totali” e ha chiesto garanzie per il completamento dei lavori verso Perugia, per il ripristino della tratta Città di Castello-Sansepolcro e per la tutela degli utenti, dal punto di vista degli abbonamenti, dell’erogazione dei servizi e della previsione di corse alternative tramite autobus anche in vista della ripresa delle attività scolastiche. Nel far presente come “l’emergenza da Covid-19 abbia ulteriormente complicato una situazione molto difficile e complessa”, Bacchetta ha osservato come “l’allungamento consistente dei tempi per il completamento dei lavori su tutta la tratta richieda la massima attenzione, perché una ferrovia alla quale manca l’Umbria centro-sud non ha prospettive”. “Per i tratti che interessano il nostro territorio, che è l’unico in Umbria dove è stata riattivata una tratta ferroviaria seppur tra molte contraddizioni e inadeguatezze, i tempi saranno presumibilmente molto più veloci e l’inserimento in Rfi dovrebbe garantire una stabilità, anche degli investimenti, che è auspicabile”, ha puntualizzato il sindaco, sottolineando che “l’amministrazione comunale, facendosi portavoce delle numerose richieste e segnalazioni pervenute nel tempo, ha più volte richiesto informazioni a Umbria TPL e Mobilità e successivamente a RFI e alla Regione, in merito allo stato dei lavori sulla tratta ferroviaria”. “Dalla Regione però non sono arrivate ancora risposte”, ha chiarito Bacchetta, nel prendere atto che anche la tempistica prospettata da Rfi nel corso di un sopralluogo a febbraio con i tecnici comunali non risulterebbe pienamente rispettata quanto alla rimozione del materiale presente nel parcheggio della stazione ferroviaria di Trestina e alla riapertura al pubblico utilizzo dell’area di sosta. “I cittadini di Trestina devono sapere che la responsabilità non è certo del Comune”, ha puntualizzato Bacchetta. In sede di replica il consigliere Zucchini ha giudicato la situazione della ex Fcu “imbarazzante”, sollecitando un monitoraggio da parte dell’amministrazione del rispetto degli impegni presi dai soggetti competenti.