Un nuovo progetto entra in classe: #tu6scuola promosso dal Ciai di Milano coinvolgerà gli studenti della scuola media Alighieri Pascoli e del comune di Sansepolcro per l’inclusione scolastica. Circa 2mila ragazze e ragazzi che frequentano la scuola secondaria di primo grado, le loro famiglie, 350 insegnanti e persone della comunità locale sono i destinatari di un progetto tutto italiano che, con modalità e strumenti partecipativi, propone di costruire in tre anni un modello educativo volto a stimolare la motivazione e l’inclusione di studenti e educatori, pone al centro i ragazzi e favorisce il loro rapporto positivo con la scuola. Marco Conti, per la Fondazione Hallgarten Franchetti Centro Studi Villa Montesca, ha detto che si tratta “Un progetto che si svolge interamente nel territorio italiano con 26 partner, 4 comuni, tra cui Palermo, Bari e Rovellasco, 6 istituti scolastici, 11 organizzazioni del terzo settore, un’università ed una cooperativa no profit, e che consente di sviluppare la tradizione educativa di Villa Montesca, perché propone una serie di attività che incrementa l’interesse per la scuola e contrasta l’abbandono scolastico”. Otto azioni coordinate dal Centro per l’infanzia di Milano, “che - ha detto la rappresentante Paola Cristoferi - festeggia quest’anno i 50 anni e testimonia il diritto di essere famiglia al di là dei legami di sangue. Quindi siamo attivi nell’adozione e la cooperazione internazionale. Le difficoltà esistono anche in Italia e siamo partiti da un quartiere critico di Milano con dei progetti che mettessero i bambini al centro del loro percorso formativo ed ora collaboriamo in Umbria su un segmento molto fragile, le scuole medie insieme ai comuni, cooperative, università in realtà diverse unificate da una potenziale povertà educativa e da dirigenze scolastiche illuminate. Otto azioni, laboratori fuori orario, orientamento per studenti e genitori, interventi negli spazi scolastici:, sostegno allo studio, aggiornamento degli insegnati, laboratori salta classe, comunità educanti. Villa Montesca sarà la guida, modernizzando questa esperienza, e i laboratorio salta-classe, per rendere più consapevole la scelta delle superiori attraverso una realizzazione. Quest’anno sarà un libro-game”. Filippo Pettinari, dirigente della scuola media Alighieri-Pascoli ha spiegato nei dettagli che “le classi prime lavoreranno alla costruzione di questo libro, sviluppando competenze molto importanti per le generazioni con cui lavoriamo. Ad esempio: oggi sono molto richiesti i curriculum on line, corredati da video, che spesso non sono centrati e non aiutano a promuovere il candidato. Questo progetto aiuta a familiarizzare con saperi formali ed informali necessari a muoversi nel loro futuro. Il progetto per la scuola è una grande risorsa: potremmo fare formazione per genitori e docenti, laboratori, teatro, ricerca e avere a disposizione uno psico-pedagogista. Rinnoveremo anche sugli ambienti di apprendimento, che significa rinnovare le tecnologie e il modo in cui si sta a scuola e si fa scuola”. Luigi Marinelli, presidente della Comunità educante, ha rimarcato l’importanza dell’orientamento: “Coinvolgere tutti gli insegnanti e le discipline nel lavoro quotidiano. Dobbiamo fargli capire, iniziando fin dalle scuole materne, perché l’età della scelta è critica”. Francesco del Siena, in rappresentanza del comune di Sansepolcro, ha sottolineato “la collaborazione interregionale che si sta consolidando su tanti fronti, dato che le esigenze delle famiglie sono similari e ben vengano questi progetti inclusivi nei due centri della Valtiberina. Porto i saluti dell’assessore alla Scuola perché crediamo molto nel potenziamento dei giovani e delle loro caratteristiche per farli crescere in ambienti idonei e attenzione alla loro fragilità”. Luciana Bassini, assessore alle Pari Opportunità, ha commentato positivamente il progetto perché “fuori dalla scuola media i giovani entrano nel mondo reale e devono essere preparati, devono avere maggiore consapevolezza di se stessi”. Rossella Cestini, assessore ai Servizi educativi, ha riconfermato “la grande bontà ed importanza del progetto, non solo perché la scuola media è un triennio fondamentale per lo sviluppo dell’adolescente, che è un passaggio di metodologia educativa e didattica. Il progetto agisce sulla prevenzione. L’abbandono scolastico è un fenomeno reale e in Umbria le percentuali sono le più basse d’Italia. Questo significa che la coesione sociale tiene, l’istituzione scolastica dà risposte e accoglie.