“Al nuovo direttore generale della Ausl Umbria 1, Andrea Casciari, nominato ieri dalla giunta regionale assieme a tutte le altre figure manageriali della sanità umbra, giungano le più sentite congratulazioni per l’importante incarico che andrà a ricoprire. Oltre ad essere un dirigente della pubblica amministrazione che in passato ha svolto con professionalità e competenza anche ruoli apicali nel settore amministrativo del comune di Città di Castello e successivamente nell’ambito delle Unità sanitarie locali e aziende ospedaliere, il neo-direttore generale della Ausl umbria 1, è un profondo conoscitore dell’Alta Umbria, delle sue peculiarità ed eccellenze in termini di professionalità che ad ogni livello operano ogni giorno all’interno dei nosocomi e dei servizi sanitari territoriali”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta, a margine delle recenti nomine effettuate dalla giunta regionale nelle aziende ospedaliere e sanitare dell’Umbria. “Adesso ci attendono importanti traguardi da raggiungere sul versante della sanità, come peraltro in altri settori della pubblica amministrazione che interessano da vicino i cittadini, obiettivi da perseguire con determinazione e coinvolgimento di tutte le istituzioni locali, le associazioni di volontariato da sempre cuore pulsante di tante e lodevoli iniziative di sostegno e sensibilizzazione, dei sindacati e di tutti coloro che a vario titolo possono dare il proprio contribuito per mantenere e potenziare la qualità dei servizi e le prestazioni sanitarie sul territorio”. “Come sindaco, e credo di interpretare l’opinione di tutti i colleghi dell’ambito territoriale di competenza della Ausl Umbria 1, il neo-direttore generale Andrea Casciari – ha concluso Bacchetta - saprà sicuramente interpretare i bisogni, le esigenze e le istanze di chi lavora ogni giorno nella sanità per garantire servizi efficienti e fronteggiare le emergenze e di chi usufruisce di questi importanti servizi, i cittadini, noi tutti, che giustamente chiedono che venga garantito il diritto alla salute e il rispetto pieno dei livelli essenziali di assistenza”.