Città di Castello è una delle poche Città dell’Umbria ad aver quattro asili nidi comunali, che si presentano al consuntivo di fine anno “con tante novità di segno positivo”, sottolinea l’assessore competente Mauro Alcherigi, “perché ora costano meno alla collettività e alle famiglie senza aver rinunciato a nessuno degli aspetti educativi che ne fanno un’ eccellenza in Umbria . Costano meno alla collettività perché siamo riusciti a portare la spesa da 2.163.000,00 euro del 2010 al 1.650.000,00 del 2015. Costano meno alle famiglie perchè abbiamo mantenuto nel 2016 le stesse tariffe del 2010, anzi possiamo dire che costano meno del 2010, dal momento che è stato abbassato il tetto dei giorni di assenza per far scattare le riduzione, la fornitura dei pannolini è gratuita, nei mesi a cavallo delle vacanze di Natale si paga meno e infine abbiamo visto le soglie Isee di 2mila euro. Tutto questo è stato possibile grazie ad una profonda ed articolata riorganizzazione che ha avuto come coordinata generale il benessere del bambino e come alleate le educatrici con la loro grande professionalità consapevoli dell’importanza del loro ruolo.”In cifre le dichiarazioni di Alcherigi si traducono complessivamente in 171 bambini iscritti di cui 75 nuovi arrivi, una lista d’attesa molto fluida e 128 domande soddisfatte. Se scendiamo nel dettaglio delle strutture, il nido Franchetti accoglie 28 bambini, la Coccinella di San Pio 44, il Delfino di Riosecco 45 e Fiocco di neve a Trestina 37 per finire all’Arca che è frequentata da 17 bambini tra un anno e mezzo e tre anni. La Casa Azzurra, finalizzato al sostegno della genitorialità, ha accolto oltre 70 famiglie per le attività, tra le quali sono risultate particolarmente gradite i corsi più specifici di “massaggio infantile” e di “musica in fasce”. el mese di luglio inoltre l’attività estiva “Giardini da giocare”, che si svolge dal lunedì al venerdì mattina con pranzo compreso, ha registrato un incremento delle richieste da 65 ad 87, garantendo l’apertura estiva di tutti gli asili nidi comunali. “L’anima di questa struttura aperta da settembre a luglio per 11 mesi l’anno sono le 37 educatrici - 28 di ruolo e 9 a tempo determinato”, prosegue l’assessore parlando “della formazione permanente del personale e dei molti passi in avanti dal punto di vista educativo compiuti in questo segmento fondamentale per la crescita dei bambini, con potenziamento di tutte le attrezzature legate alle attività, dai materassini per la dormita all’arredo, fino al materiale ludico. Sull’asilo Franchetti siamo intervenuti in modo organico, ristrutturando gli spazi, mantenendo una sempre innovativa impostazione montessoriana e consentendo così di dare risposte alle molte domande pervenute. Pur avendo una fisionomia molto definita il sistema dei nidi di Città di Castello si muove in stretto coordinamento con le scuole dell’infanzia attraverso un progetto di continuità educativa che coinvolge anche le scuole paritarie ed i genitori” .